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Fondo salva stati, accordo raggiunto e sulla bilancia 1000 miliardi di euro

Raggiunta l'intesa in extremis per il debito dell'Eurozona con ricapitalizzazione delle banche in difficoltà (tra cui alcune banche italiane), fondo salva-stati potenziato fino a 1000 miliardi di euro e taglio sul debito di Atene del 50 percento.

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L'accordo sul filo di lana è stato raggiunto. Infatti, si è raggiunta l'intesa in extremis per il debito dell'Eurozona mettendo così al sicuro l'Euro.
Alle prime luci dell'alba il summit dei capi di Stato e di governo UE si è sciolto, portando a casa tre importanti risultati: ricapitalizzazione delle banche "sistemiche" (tra cui alcune italiane); taglio sul debito di Atene del 50 percento fondo salva-stati potenziato e rimpinguato fino a 1000 miliardi di euro.
Dunque scondo quanto stabilito nel piano per l'Eurozona, saranno ricapitalizzate le banche "sistemiche", già sottoposte agli stress test, che sono circa 90.
fondo-salva-stati-accordo-raggiunto-e-sulla-bilanc-1.jpgEntro giugno 2012 dovranno essere reperiti 106 miliardi di euro da destinare agli aumenti di capitale, dei quali 14,7 miliardi per quelle italiane. L'obiettivo è quello di portare il Core Tier1, ovvero l'indice di solidita patrimoniale, al 9 percento, livello che però è già stato raggiunto dalle due prime banche italiane Intesa Sanpaolo e Unicredit.
Per finanziare il rafforzamento, le banche europee dovranno trovare prima capitali propri, anche attraverso ristrutturazioni e cartolarizzazioni, poi potranno chiedere l'intervento degli Stati e solo in ultima battuta può intervenire il fondo salva-Stati Efsf.
fondo-salva-stati-accordo-raggiunto-e-sulla-bilanc-3.jpgGli istituti sotto ricapitalizzazione non potranno distribuire dividendi né bonus. E dovranno essere valutate "le esposizioni al debito sovrano dell'area euro, calcolate ai valori di mercato al 30 settembre 2011".
L'accordo dei paesei membri della UE prevede anche un taglio del 50% del valore nominale dei titoli del debito greco. Tutti, tranne quelli detenuti dalla Bce. Accettando queste perdite, le banche assicureranno al debito greco di tornare nel 2020 ad un livello sostenibile, ovvero al 120% sul PIL. Obiettivo che sarà raggiunto anche grazie ad un contributo ulteriore del programma di aiuti pari a 130 miliardi di euro entro il 2014. La revisione del secondo piano salva-Grecia dovrà essere approvato entro il 2011 e l'operazione sui bond greci dovrà essere realizzata all'inizio del 2012.
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