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PEC, l'adempimento viene prorogato di un mese

Le sanzioni previste per le imprese che non si sono dotate di casella di posta elettronica certificata non verranno applicate fino al 31 dicembre. Lo decreta una circolare del ministero dello sviluppo economico.

Tecnologie & Trend
L'adozione della posta elettronica certificata, o più conosciuta come PEC, da parte delle imprese va a rilento, e il ministero dello sviluppo economico concede una proroga, così come succede spesso in Italia.
Infatt la circolare n.224402 del ministero, emanata il 25 novembre scorso, invita infatti le Camere di Commercio a non applicare le sanzioni previste per le imprese inadempienti fino al 31 dicembre.
Le sanzioni in questione vanno da 103 a 1032 euro, da applicare a tutte le imprese che non abbiano comunicato il proprio indirizzo PEC alla Camera di Commercio competente entro il 29 novembre.
Ma il ministero invita ad avere tolleranza almeno fino alla fine dell'anno.
La motivazione è semplice: "sono pervenute numerose segnalazioni, da parte dei soggetti gestori del sistema di posta elettronica certificata, circa l'impossibilità di fare fronte all'enorme mole di richieste di nuovi indirizzi".
La posta elettronica certificata è un obbligo che riguarda tutte le imprese (comprese quelle in liquidazione, ma ad eccezione di quelle in fallimento), e che ha colpito tutte quelle di "vecchia" costituzione (poichè per le nuove la comunicazione è contestuale all'iscrizione al Registro).
Ora il termine – che rimane formalmente al 29 novembre – è tuttavia sostanzialmente prorogato fino al 31 dicembre 2011.

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