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Crisi, una impresa milanese su dieci non ha ottenuto credito

Le imprese milanesi nella stretta della crisi: una su dieci non ha infatti ottenuto credito ed ora è in difficoltà. A marzo, tuttavia, lieve miglioramento rispetto a ottobre e cresce l'ottimismo. Queste le rilevazioni della Camera di Commercio di Milano.

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C'è parecchia preoccupazione tra gli imprenditori milanesi. Secondo l'ultima indagine della Camera di Commercio di Milano, il 75% delle imprese è molto preoccupato o allarmato, il 25% ha timori più moderati, una su dieci ha difficoltà legate al credito: l'hanno richiesto negli ultimi tre mesi ma ottenuto solo in modo parziale o per nulla perché mancavano garanzie o la situazione aziendale era compromessa.
Il miglioramento economico è più lento del previsto per l'87% delle imprese e l'88% ritiene che il peggio della crisi non sia ancora passato. 
Imprese spaccate sull'andamento degli affari: il 58% è soddisfatto dell'ultimo anno contro il 42% di critici. La situazione migliora rispetto a ottobre scorso di un paio di punti percentuali che si spostano dal dato negativo a  quello positivo. 
I fattori maggiormente critici restano fatturato e costi di produzione, con circa la metà delle imprese che vede un ulteriore aggravamento del dato precedente.
Non riprende l'occupazione: tagli per il 18% delle imprese contro solo il 5% che assume. 
Aspettative stabili per il futuro per il 65% delle imprese, per il 19% ci sarà miglioramento contro il 12% di negativi, il timore maggiore resta quello dell'aumento dei costi per il 28% delle imprese. Resta la variabile dell'incertezza del contesto economico per il 92% e la preoccupazione di futuro aumento di tassi d'interesse per l'86% con difficoltà di pagamento per l'85% degli operatori.
La ricerca, "Monitor imprese della provincia di Milano" realizzata nel marzo 2012 dall'ufficio studi della Camera di commercio di Milano attraverso Ispo, è stata presentata al convegno "Recessione economica e credit crunch. Imprenditori e istituzioni a confronto" organizzato da Confapi Milano.
"La stretta creditizia – ha dichiarato Carlo Sangalli, presidente della Camera di Commercio di Milano e presidente del Consorzio camerale per il credito e la Finanza -  è diventata una emergenza per le piccole e medie imprese e di conseguenza per l'economia italiana entrata in recessione. E' dunque urgente ridare ossigeno al sistema imprenditoriale per ritornare a vedere la luce della crescita. Proprio per questo stiamo realizzando una raccolta fondi tra le principali Camere di commercio italiane per favorire l'accesso al credito delle piccole e medie imprese impegnate sul fronte dell'internazionalizzazione attraverso una sessione speciale del Fondo Centrale di Garanzia. Questo intervento - che sottolinea la capacità delle Camere di commercio di fare rete -  risponde alle recenti misure attivate dal presidente Mario Monti e dal ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera,  per rendere meno costoso il credito".
"Bisogna superare le criticità evidenziate dal nostro sondaggio – ha dichiarato Paolo Galassi, presidente Confapi Milano –.  I dati mettono in luce lo scollamento che si è verificato tra le strategie di mercato delle banche e le esigenze finanziarie delle piccole e medie imprese, per cui, chi ha cercato di resistere, di mantenere produzione e occupazione, si è spesso scontrato con modelli di intervento e investimento degli istituti di credito più orientati al grande capitale e alle grandi compagnie, poco attenti alle dinamiche imprenditoriali del territorio".
Le principali camere di commercio attive nell'internazionalizzazione hanno deciso di iniziare una raccolta fondi, promossa dal Consorzio camerale per il Credito e la Finanza, destinata a convergere nella nuova sezione speciale del Fondo Centrale di Garanzia per le Pmi.
Il Fondo centrale di garanzia, rifinanziato dal Decreto Salva Italia con ulteriori 400 milioni di euro annui per il prossimo triennio, rappresenta, infatti, uno strumento di supporto fondamentale per le piccole e medie imprese in tema di accesso al credito.  
Con riferimento alla nuova sezione speciale dedicata all'internazionalizzazione, l'obiettivo delle Camere di Commercio è quello di partire con una raccolta di 20 milioni di euro grazie ai quali sarà possibile attivare – attraverso il Fondo Centrale di Garanzia e i Confidi - circa 1 miliardo di euro di finanziamenti bancari facilitando l'accesso al credito per le imprese impegnate sui mercati internazionali.
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