Secondo quanto pubblicato dal raorto "Internet Security Threat Report, Volume 17" di Symantec, l'Italia è al nono posto nella classifica mondiale per attività malevole. E la caitale è la seconda città al mondo per numero di computer infetti.
Symantec ha annunciato i risultati del rapporto
Internet Security Threat Report, Volume 17, da cui emerge che mentre il numero di vulnerabilità è diminuito del 20%, si è verificata una crescita del 81% nel numero degli attacchi malevoli a livello mondiale.
Inoltre, il report sottolinea come gli
attacchi mirati avanzati stanno colpendo le aziende di tutte le dimensioni e i dipendenti, evidenziando inoltre una crescita nelle violazioni dei dati e un focus degli attaccanti sui dispositivi mobili.
Secondo quanto riportato da
ISTR XVII di Symantec, scende di un posto
l'Italia che – ottava nel 2010 – passa al nono posto nella classifica mondiale (e quarta in quella EMEA) che misura la quantità di
attività malevole.
Queste attività dannose, di solito, colpiscono i computer che sono collegati a Internet a banda larga ad alta velocità perché queste connessioni sono i bersagli preferiti per gli aggressori.
Secondo Symantec, le attività malevole comprendono:
codici malevoli, tipo
virus, worm, trojan;
spam zombies, sistemi compromessi che vengono controllati in remoto e usati per inviare grandi quantità di
email spam;
phishing host, ovvero computer utilizzati per le attività di
phishing;
botnet, reti di computer controllati in remoto dagli attaccanti e utilizzati come veicolo per inviare attacchi coordinati; infine ci sono i
network attack e i
web based attack che indicano gli attacchi che vengono lanciati tramite Internet e il web.
Rispetto allo scorso anno, si è registrato un aumento dei computer infetti:
l'Italia è salita al primo posto, rispetto al secondo posto del 2010, nella classifica dei Paesi EMEA con il maggior numero di bot, ovvero i computer controllati da remoto e utilizzati per lanciare attacchi coordinati e mirati.
Nella stessa classifica, a livello mondo,
l'Italia è al quarto posto dopo gli Stati Unti, Taiwan e Brasile.
A conferma dei dati appena esposti, nella classifica mondiale, Roma risulta essere la seconda città al mondo per
numero di bot. Il dato è rilevante se consideriamo che lo scorso anno Roma occupava la quarta posizione.
Una delle conseguenze della grande quantità di computer infetti presenti nel nostro Paese è la consistente attività di
spam e phishing. Quasi il 4% di tutto lo spam e il phishing rilevato nelle regioni EMEA proviene dall'Italia, un dato che non si discosta di molto da quello del 2010. E infatti
l'italiano risulta essere una delle 10 lingue più utilizzate, dopo l'inglese, nelle email spam, e più precisamente 1 mail spam ogni 701,3 è scritta in italiano.
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