Secondo il neocommissario UE per la politica dei consumatori, Tonio Borg, più del 75% dei siti web che vendono giochi, libri, video e musica non sarebbe a norma.
Tonio Borg, neocommissario UE per la politica dei consumatori, ha dichiarato che più del 75% dei siti web che vendono giochi, libri, video e musica non è a norma. Tra i consumatori più assidui e vulnerabili ci sono bambini e giovanissimi. Questi dati sono frutto di un’indagine svolta su 333 siti: di questi, 254 hanno “destato dubbi rispetto alla loro conformità con la normativa europea, in particolare sulle regole che disciplinano la pubblicità, oltre alle informazioni fondamentali sui costi e il contenuto digitale per permettere ai consumatori di decidere informati”. Di rilievo il fatto che tra i 55 siti individuati che vendevano giochi ai bambini, il 71% non rispettava le norme europee. Nel caso specifico dell’Italia sono stati identificati 10 siti, 7 dei quali dovranno essere ispezionati ulteriormente. Dalla ricerca è inoltre emersa la mancanza di informazioni circa l’identità dei vari rivenditori e di chiarezza nelle clausole contrattuali: non vi è alcuna indicazione, infatti, in merito alla responsabilità del commerciante in caso di danni al computer del consumatore o alle difficoltà dell’acquirente a ottenere una riparazione. Mancherebbero inoltre clausole riguardanti il diritto di recesso dall’acquisto o di ricevere un nuovo prodotto o ancora di essere rimborsato se quello acquistato non dovesse funzionare. Le autorità nazionali ora dovranno stabilire se avviare azioni legali seguite da sanzioni pecuniarie o se addirittura si dovrà procedere alla chiusura obbligata dei siti.
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