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Trimestrali, Google e Microsoft deludono

Per Microsoft pesa l'invenduto del proprio Tabler Surface e la crisi generale delle vendite di pc mentre Google cresce, poco, ma soprattutto grazie ai partner.

Tecnologie & Trend
Continua la stagione delle trimestrali per le aziende statunitensi. Ad alzare il velo sui conti, ieri sera, dopo la chiusura del mercato azionario statunitense, sono stati i due colossi, Google e Microsoft: entrambi hanno deluso le attese degli analisti, crollando così nelle contrattazioni after-hours.
Il colosso internet di Mountain View (Google) ha chiuso il secondo trimestre dell'anno con un fatturato in aumento del 20% a 14,11 miliardi di dollari, ma se si escludono le vendite attraverso gli altri siti partner, il giro d'affari si è attestato a 11,1 miliardi inferiore agli 11,3 miliardi stimati dagli analisti.
Sotto le stime del consensus anche l'utile per azione che, escluse le poste straordinarie, è sceso a 9,56 dollari dai 10,16 dollari dello stesso trimestre di un anno fa e contro attese per un EPS di 10,80 dollari. Anche per Microsoft i numeri non sono positivi: paga la crisi nelle vendite dei PC e il flop del proprio tablet Surface. La società di Redmond ha infatti archiviato l'ultimo trimestre del proprio anno fiscale con ricavi in calo del 10% a circa 20 miliardi di dollari risultando anche inferiori ai 20,7 miliardi del consensus. Inferiori alle aspettative, seppur in crescita, le vendite della divisione Windows e server, rispettivamente a 4,4 miliardi (stime 4,7 miliardi) e 5,5 miliardi (stime 5,6 miliardi). L'utile si è attestato invece a 4,97 miliardi (59 cent per azione) rispetto alla perdita di 492 milioni (6 cent per azione) registrata nel corrispondente periodo del 2012.
L'utile per azione adjusted è stato pari a 52 cent inferiore ai 75 cent del consensus. Microsoft ha fatto sapere che la riduzione dei prezzi dei tablet Surface RT ha impattato sui risultati del gruppo americano per 900 milioni di dollari.
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