▾ G11 Media Network: | ChannelCity | ImpresaCity | SecurityOpenLab | GreenCity | Italian Channel Awards | Italian Project Awards | ...

Nuovo redditometro, ecco le principali novità

Prevista una tolleranza del 20 percento sui redditi dichiarati a partire dal 2009 senza più tener conto delle medie Istat. Per i precedenti redditi restano in vigore le vecchie norme.

Tecnologie & Trend
E' in arrivo il nuovo Redditometro. Uno strumento che, per ricostruire il tenore di vita di un'azienda o del singolo contribuente, tiene conto di dati nuovi e piuù ricchi.
Tuttavia prevede anche una ''tolleranza'' del 20% rispetto al dichiarato, un ''doppio contraddittorio'' con il contribuente e il solo utilizzo di spese e dati certi senza più tener conto delle medie Istat.
L'Agenzia delle Entrate ha infatti diffuso la circolare con le istruzioni operative del nuovo metodo di accertamento del reddito con cui si applicano gli accertamenti relativi ai redditi dichiarati a partire dal 2009.
Per i precedenti valgono invece i vecchi redditi.
L'Agenzia delle Entrate evidenzia come l'attenzione sara' puntata ''sugli scostamenti significativi tra reddito dichiarato e capacita' di spesa manifestata, ma solo se il gap e' di almeno il 20 per cento''. Nella selezione dei contribuenti a maggior rischio di evasione, l'amministrazione finanziaria prenderaà in considerazione solo spese e dati certi (presenti in Anagrafe tributaria o nella dichiarazione dei redditi) e non terrà conto delle spese medie Istat: queste ultime non si prenderanno in considerazione nel calcolo dello scostamento tra reddito dichiarato e reddito ricostruito.
Maggiore spazio si prevede per il dialogo con un doppio contraddittorio tra fisco e contribuenti, che potranno fin dal primo incontro dimostrare che le spese sostenute sono state finanziate con redditi che l'Agenzia non conosce perchè tassati alla fonte o esclusi dalla base imponibile.
Se le indicazioni verranno considerate esaustive, l'attività di controllo si chiude in questa prima fase. In caso contrario, il contraddittorio prosegue e vengono valutate anche le spese per beni di uso corrente, calcolate sulla base delle medie Istat.
Nella circolare, inoltre, le Entrate evidenziano come il nuovo redditometro non applica coefficienti alle singole voci ma la spesa vale per il suo ammontare.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di ChannelCity.it iscriviti alla nostra Newsletter gratuita.

Notizie correlate

Iscriviti alla nostra newsletter

Mantieniti aggiornato sul mondo del canale ICT

Iscriviti alla newsletter