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Apple fa la furba e i giudici indagano. Ipotizzata una frode fiscale da un miliardo di euro

La procura di Milano ipotizza false dichiarazioni contabili per il biennio 2010-2012 che avrebbero portato Apple a nascondere al fisco italiano una somma di oltre un miliardo di euro.

Tecnologie & Trend
Lo stile Apple, tutto sorrisi, design, prodotti innovativi potrebbe vacillare davanti alla Procura di Milano. Come anticipato dalle colonne dell'Espresso (e non ancora smentito dalla stessa Apple), la Procura del capoluogo meneghino starebbe indagando su Apple in merito a una presunta maxi-frode fiscale da oltre un miliardo di euro. E nell'inchiesta sarebbero indagati due manager della filiale italiana.
Secondo i magistrati Apple avrebbe sottostimato l'imponibile fiscale per il biennio 2010-2011. Stando alle indagini del pubblico ministero Adriano Scudieri, coadiuvato dal procuratore aggiunto di Milano Francesco Greco, la filiale italiana della multinazionale del defunto Steve Jobs avrebbe sottostimato di circa 206 milioni di euro l'imponibile fiscale per l'anno 2010 e di circa 853 milioni di euro per quello relativo all'anno d'imposta 2011.
In totale, dunque, Apple avrebbe nascosto al fisco italiano qualcosa come un miliardo di euro. La frode fiscale, sempre secondo l'accusa, sarebbe stata messa a segno attraverso una falsa contabilizzazione delle scritture contabili ovvero i profitti realizzati in Italia da Apple venivano contabilizzati dalla società di diritto irlandese, Apple Sales International, approfittando di una serie di norme nella legislazione irlandese che, di recente, sono state messe sotto osservazione dall'Unione europea.
Nei giorni scorsi, nell'ambito degli accertamenti, gli investigatori della Guardia di Finanza di Milano si sarebbero presentati nella sede della Apple in piazza San Babila nel capoluogo lombardo mentre la società produttrice di iPhone, ipaf, Mac ha ha scelto di farsi assistere dall’ex ministro della Giustizia del governo Monti, Paola Severino.

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