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Apple MacBook Pro 13,3"

Apple MacBook Pro si rinnova a partire dalla piattaforma di elaborazione, offrendo così maggiori capacità di calcolo ai professionisti e agli appassionati dei prodotti Mac.

Tecnologie & Trend
La famiglia di prodotti MacBook Pro è sinonimo di elevata efficienza, eleganza e solidità. Sono macchine pensate prevalentemente per un uso professionale e declinate secondo tre diagonali di schermo: 13,3", 15" e 17", a seconda delle esigenze (e del portafoglio).
Non si tratta, infatti, di portatili per tutti, dato che le caratteristiche e il design tipico Apple, si fanno pagare e, in rapporto ad analoghe configurazioni PC, il divario economico c'è ancora, anche se inferiore al passato.  
apple-macbook-pro-13-3-1.jpgCon questa nuova generazione, Apple rinnova tutti i comparti che erano rimasti un po' troppo indietro rispetto alla concorrenza, oggi decisamente agguerrita e determinata. I precedenti MacBook Pro soffrivano infatti una sezione CPU e GPU ormai obsoleta e di una piattaforma di elaborazione che doveva essere svecchiata, per tornare a essere competitiva.
L'accelerazione imposta dal produttore nel cambio di architettura non ha però snaturato il concetto base dei MacBook Pro, anche a livello estetico. Lo chassis è stato costruito con le medesime misure e neppure il peso dichiarato è cambiato rispetto alla versione MacBook Pro 13" di un anno fa.
apple-macbook-pro-13-3-3.jpgQuesti notebook si confermano come strumenti di lavoro molto versatili, attenti all'ambiente e realizzati con materiali riciclabili, come l'alluminio, per lo chassis unibody e il vetro per il rivestimento del pannello LCD. Come da tradizione non è solamente il prodotto a rinnovarsi, ma è l'attenzione per i dettagli, dai materiali eco-solidali, al packaging a ridotto impatto ambientale.

[tit:Le prime novità]Apple punta tutto sulla neonata piattaforma Intel Sandy Bridge, che ha dimostrato ottime doti in termini di prestazioni e autonomia. Per la nuova generazione di MacBook Pro si passa dunque da CPU Core 2 Duo a Core i5 e i7. Ad esclusione di una variante con display da 13", le rimanenti soluzioni adottano tutte processori di fascia alta Core i7 di seconda generazione dual-core e quad-core.
Il sistema che abbiamo ricevuto sfrutta la CPU Core i7-2620M, la più potente con due nuclei operativi e capace di gestire quattro Thread grazie alla tecnologia HyperThreading. Il processore lavora a 2,7 GHz, con possibilità di aumentare la frequenza in modalità Turbo Boost sino a 3,4 GHz, in funzione delle condizioni ambientali e operative. La cache L2 per ogni nucleo è di 256 KByte, mentre quella L3 SmartCache è di 4 MByte ed è condivisa tra i core.
apple-macbook-pro-13-3-6.jpgNella variante da 13,3", i nuovi notebook di casa Apple possono contare sulla sezione video integrata nel processore Intel e denominata HD Graphics 3000. La GPU, realizzata in un unico blocco, a livello di silicio, con il processore, è in grado di offrire discrete performance per l'uso quotidiano, per la visione di film, foto e per il gaming entry-level. La frequenza operativa base dei core interni è di 650 MHz, con possibilità di incremento dinamico del clock fino a 1,3 GHz. Le funzioni di decodifica hardware del processore grafico consentono di fluidificare la riproduzione degli stream in alta definizione, oltre all'utilizzo rapido di software per la video chat in HD, come FaceTime. Per chi desidera maggiori prestazioni in termini di elaborazione grafica sarà necessario valutare le versioni più potenti di MacBook Pro. In abbinamento alle versioni da 15" e 17", Apple propone GPU AMD Radeon HD 6490 o HD 6750.  

[tit:Connettività]Pur mantenendo uno chassis sottile e molto compatto il nuovo MacBook Pro offre una connettività di tutto rispetto. Per quanto riguarda la disponibilità di interfacce di comunicazione, sono disponibili un adattatore LAN Gbit, uno wireless-N e uno PAN Bluetooth 2.1.
apple-macbook-pro-13-3-4.jpgLe porte per la connessione diretta di periferiche annoverano una Firewire 800 e solamente due USB 2.0.
A completare la dotazione troviamo la nuova interfaccia Thunderbolt, recentemente sviluppata da Intel e capace di una massima larghezza di banda di 10 Gbps. Si tratta di un notevole passo avanti rispetto agli 800 Mbps del canale Firewire 1394b e ai 480 Mbps dell'USB 2.0, anche se, allo stato attuale, è prematuro fare previsioni di diffusione di tale sistema di interconnessione. Ad oggi, non esistono ancora molte periferiche idonee all'utilizzo con Thunderbolt.
Di sicuro, questa tecnologia offre enormi potenzialità rispetto agli standard attuali e può essere impiegata per la connessione di drive veloci, ma anche di monitor esterni. Apple prevede infatti la disponibilità di adattatori (da comprare separatamente) che consentono di utilizzare schermi con ingressi DVI, VGA, HDMI e Dual-Link DVI. Dato che il formato nativo del connettore è quello Display Port, nella variante "mini", sarà possibile collegare immediatamente i monitor che supportano questo standard.
apple-macbook-pro-13-3-2.jpgAttualmente i modelli con ingresso DP sono pochi e quasi esclusivamente limitati al segmento professionale e semi-professionale (per esempio Apple LED Cinema Display). Proprio per questo, se volete utilizzare uno schermo già in vostro possesso sarete obbligati all'acquisto di un adattatore (al prezzo di 29,00 Euro).Grazie alla particolare struttura della piattaforma Thunderbolt, a seconda del flusso incanalato è possibile gestire lo stream dati verso dischi esterni, per esempio, ma anche collegare monitor e future periferiche che vedranno la luce nei prossimi mesi.
È inoltre possibile concatenare fino a sei periferiche in cascata e fornire sino a 10 W di potenza alle unità collegate. I professionisti potranno sfruttare soluzioni Raid esterne e beneficiare di una velocità di comunicazione superiore a quella delle periferiche interne Serial Ata 2 (3 Gbps) e 3 (6 Gbps). Non solo, si potranno aggregare più periferiche in sequenza, come per esempio configurazioni multi-monitor. Di fatto si tratta di un grosso balzo in avanti per quanto riguarda la connettività di un notebook, solitamente limitata alle prestazioni di FireWire e USB.  

L'accordo Apple/Intel ha favorito questa interfaccia invece che appoggiare la diffusione di un altro standard che ormai è in circolazione da qualche mese, l'USB 3.0. Pur trattandosi di un sistema di interconnessione "più lento" rispetto a Thunderbolt, USB 3.0 può contare sulla retro-compatibilità con le numerosissime periferiche USB 2.0/1.1 e su prestazioni comunque 10 volte superiori a USB 2.0. L'evoluzione delle due piattaforme è tuttora in atto, i prossimi mesi saranno determinati per stabilire quale sarà in grado di imporsi al mercato.

[tit:Ergonomia e dettagli]Se le specifiche hardware del MacBook Pro sono state rinnovate, un dettaglio che invece è rimasto immutato è l'ottima ergonomia d'uso della piattaforma, a partire dai sistemi di puntamento e dalla tastiera.
Il touchpad con finitura in vetro è ampio e piacevole da usare. Il supporto per numerose funzioni multi-gesture consente di effettuare le operazioni più comuni con semplici azioni delle dita. Scorrere i documenti, zoomare e ruotare le foto è oggi ancora più semplice.
apple-macbook-pro-13-3-5.jpgTutta l'area è sensibile alla pressione, dettaglio indispensabile per poter selezionare gli oggetti a schermo, un pò quello che potrebbe essere definito il "pulsante sinistro" del mouse tradizionale. Per sfruttare la funzione "tasto destro", per i menu contestuali, per esempio, è sufficiente usare due dita assieme o impostare un'area dedicata dell'ampia superficie del trackpad.
La tastiera ad isola, con retroilluminazione, è una caratteristica distintiva dei prodotti con la Mela e ha fatto scuola anche nel mondo PC. La corsa ridotta e le dimensioni standard dei singoli tasti consentono un uso ergonomico e un limitato affaticamento delle dita.

MacBook Pro si fa apprezzare, non solo per la qualità dei materiali impiegati e per il design, ma anche per l'ottima qualità del display da 13,3", con risoluzione 1.280x800 pixel, ora affiancato dalla webcam FaceTime con risoluzione HD, capace di catturare immagini a 720p. La qualità restituita durante le sessioni di video chat è ottima, mentre lo schermo offre il meglio di sé nella visione di contenuti multimediali, come nell'elaborazione di immagini.

Nel complesso, se avete apprezzato il precedente modello, in questa moderna reinterpretazione ritroverete tutto ciò che ha caratterizzato la serie MacBook Pro: solidità, eleganza e versatilità.
La nuova piattaforma Intel offre prestazioni nettamente superiori rispetto alle vecchie generazioni, anche se, almeno per quanto riguarda il comparto video, la GPU HD Graphics potrebbe risultare insufficiente per alcuni utilizzi. In questo caso potete sempre ripiegare sulle varianti con processore video AMD.
Come per il precedente modello, scarseggiano le porte USB, anche se la disponibilità di Thunderbolt dovrebbe, in futuro, colmare questa lacuna.
Apple mantiene alto il prezzo del proprio portatile professionale, ma anche questa volta la cifra da pagare non riguarda solamente l'hardware integrato, ma tutto il pacchetto operativo, che comprende OS X 10.6 Snow Leopard e la suite iLife (iPhoto, iDVD, iMovie, iWeb e GarageBand).
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