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YouTube, sempre più simile alla TV e con il telecomando

Google ha deciso di puntare su YouTube con la creazione di 20 canali organizzati. Il servizio sarà sempre più simile a quello fornito dal comune televisore e sarà gestibile con un telecomando. Nel frattempo continuano le indiscrezioni sul servizio in streaming.

Tecnologie & Trend
Dopo la decisione di chiudere Google Video, la società intende puntare su YouTube, attualmente il terzo sito più visitato al mondo dopo Google e Facebook, con la creazione di 20 canali organizzati che spazieranno dalle news allo sport passando per l'arte, i viaggi e il divertimento.
I contenuti dovrebbero coprire dalle 5 alle 10 ore di programmazione e il target cui si vorrebbe puntare è quello dei giovani, tendenzialmente poco attratti dalla televisione tradizionale.
Hunter Walk, uno degli uomini di YouTube della sede di San Bruno (California), ha parlato dell'iniziativa con molto entusiasmo, annunciando l'intento di rendere il servizio sempre più simile a quello fornito dalla televisione, gestibile con un telecomando e con delle home page personalizzate in base agli interessi degli utenti.
el frattempo da mesicontinuano le indiscrezioni sulla possibilità per YouTube di stringere accordi con le maggiori case di produzione dell'industria cinematografica mondiale per la distribuzione on demand di film, proprio attraverso il portale video più grande del web.
Secondo le ultime indiscrezioni provenienti dal sito TheWrap pare che il servizio inizierà a funzionare davvero a breve e che esistano già accordi tra YouTube, Sony e Warner, ma pare quasi certo che il servizio non verrà erogato sotto forma di abbonamento.
Molti altri siti che forniscono un servizio di questo tipo richiedono all'utente un abbonamento mensile, mentre YouTube pensa di applicare una politica diversa: farà cioè pagare solo ciò di cui effettivamente si usufruirà.
In modo molto simile ad iTunes, quindi, si potrà noleggiare o acquistare anche un singolo film senza nessun vincolo di abbonamento.
Mensilmente gli utenti del portale video sono circa 130 milioni e già da tempo Google stava pensando di monetizzare la forza che YouTube si è conquistata nella rete, così come le case di produzione stanno cercando altri canali per far fruttare economicamente i propri prodotti.
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