Symantec sostiene che Facebook potrebbe aver rivelato accidentalmente negli ultimi anni i dati sensibili, come alcune informazioni personali degli utenti a inserzionisti pubblicitari.
Del bug di Facebook riguardante la
protezione dei dati personali abbiamo già scritto (leggi qui). Ora
però a confermare il problema è
intervenuta direttamente anche Symantec, con alcune importanti precisazioni:
"Stimiamo che ad aprile 2011, quasi 100mila applicazioni consentivano questa perdita (di dati)", troviamo scritto in un post sul blog della società. "Negli anni, centinaia di migliaia di applicazioni potrebbero aver inavvertitamente rilasciato milioni di accessi a soggetti terzi, rappresentando così una minaccia alla sicurezza", secondo Symantec. Tuttavia i
soggetti terzi potevano non essere conoscenza della possibilità di accedere alle informazioni, dice ancora la società.
Il
portavoce di Facebook Malorie Lucich in un comunicato ha dichiarato: "Sfortunatamente, il loro rapporto presenta qualche dato inaccurato. Specificamente, abbiamo condotto un'indagine minuziosa che non ha fornito prove del fatto che questa vicenda abbia portato a condividere informazioni private sugli utenti con soggetti terzi non autorizzati".
Ora il bug è stato corretto, ma nessuno assicura che le informazioni degli utenti di Facebook non siano già state compromesse. Come si dice:
ormai il danno è fatto.
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