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Anonymous, la Polizia Postale incastra gli hacker italiani

Sono stati scoperti i membri del gruppo italiano degli hacker Anonymous. Tre persone, di cui una minorenne, sono state denunciate e sono state eseguite 32 perquisizioni.

Tecnologie & Trend
Gli Anonymous italiani hanno un'identità. Nell'ambito dell'operazione Secure Italy, gli investigatori del Centro Nazionale Anticrimine Informatico della Polizia delle Comunicazioni, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma hanno denunciato tre persone ed eseguito 32 perquisizioni su tutta la Penisola e una nel Canton Ticino, in Svizzera.
Il capo della cellula di hacker è un 26enne di origine italiana che vive però nel Canton Ticino: il suo cognome è Frey, come il nickname da lui utilizzato durante gli attacchi.
Tra i denunciati, anche un minorenne.
Negli ultimi mesi, vittime degli Anonymous italiani sono stati i siti di Eni, Finmeccanica, Poste, Unicredit e alcuni più istituzionali come Senato, Camera dei Deputati, Palazzo Chigi e AGCOM.
Per questi giorni sono attese azioni dimostrative da parte di altre cellule internazionali di Anonymous per protestare circa quanto è avvenuto agli affiliati italiani.
Alcune indiscrezioni, infatti, rivelano che un messaggio degli hacker risalente alla notte scorsa sembra voler incitare a passare dall'azione via internet alla strada.
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