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Microsoft, cloud e partner: un binomio inscindibile per digitalizzare le Pmi

I partner giocano un ruolo fondamentale per portare l'innovazione nelle Pmi attraverso l’adozione del cloud. Vincenzo Esposito, da pochi mesi direttore della Divisione Pmi & Partner di Microsoft, illustra le linee che intende seguire con la sua squadra e le principali evidenze di una ricerca sul cloud computing.

Tecnologie & Trend
La digitalizzazione delle Pmi italiane è tra i focus primari che intende perseguire Vincenzo Esposito, dal mese di giugno scorso alla guida della Divisione Pmi &Partner di Microsoft Italia, nel corso di questo esercizio fiscale (partito nel mese di luglio).
Leva fondamentale per realizzare appieno questo obiettivo è il contributo che arriva dall’esteso ecosistema di partner, braccio armato sul territorio costituito da 27 mila realtà, mentre il cloud computing rappresenta il paradigma tecnologico che meglio si presta a favorire il processo di digitalizzazione in queste tipologie di aziende, strumento di competitività per il Paese ed elemento differenziante. 
Come emerge, infatti, da una recente ricerca Microsoft-Ipsos Morile piccole imprese che hanno adottato il cloud si rivelano le più innovative e propense a investire in tecnologia per far fronte al difficile momento socio-economico. Per il 47% del campione (dipendenti di piccole aziende con meno di 25 dipendenti in 22 mercati d’Europa, Italia compresa) l’IT riveste un ruolo chiave per il successo dell’organizzazione mentre un buon 70% concorda sul valore delle proprie soluzioni IT per lavorare in modo efficiente. 
E la propensione delle Pmi italiane a guardare al cloud computing come leva per innovare cresce gradalmente: la maggior parte delle aziende italiane, infatti, è convinta che il cloud diventerà sempre più importante per il loro successo (53%), percentuale ben più alta rispetto al dato dell’Europa occidentale (33%).  
In Italia quasi il 44% del campione utilizza un servizio cloud (Europa Occidentale 45%) -  perlopiù sono le aziende più giovani e dotate di almeno di un addetto IT quelle più propense ad adottare il cloud. E si ricorre al cloud soprattutto per i servizi di posta elettronica (67%),condivisione di documenti (50%), archiviazione di dati/back up (37%), messaggistica istantanea (31%). Il 29% delle piccole aziende, inoltre, è intenzionata a convogliare più budget IT verso il cloud nei prossimi mesi; sono quelle che lo hanno già adottato e che ne riconoscono i benefici. 
Tra i principali fattori principali che orientato una scelta cloud rientrano la sicurezza (75%),la semplicità (74%) e la business continuity (72%). 
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Per quanto i  dati siano confortanti e denotino un grado di consapevolezza crescente dei reali vantaggi e benefici del cloud, il cammino da compiere affinché il cloud sia affermi e diffonda su larga scala nelle Pmi è ancora lungo. Microsoft da parte sua è fermamente intenzionata a voler guidare questo processo proponendosi alle aziende nel ruolo di “advisor”, un alleato per l’adozione del cloud, impegnandosi con la nuova squadra a promuovere la diffusione del cloud in questo segmento di mercato.
“Il cloud deve essere visto come fattore di accelerazione per innovare, elemento di democratizzazione per le Pmi che possono giocare la partita su tavoli più estesi. Pur dimostrandosi sempre più proponse ad adottare il cloud computing ,però, queste aziende spesso sono ancora sprovviste delle risorse necessarie per dar vita a progetti d’innovazione tecnologica e hanno bisogno di una guida. Si pensi che il 42% delle piccole realtà non ha un IT manager al proprio interno e le inevitabili decisioni relative all’IT sono spesso affidate a quello che può essere definito un Involuntary IT Manager”, ha affermato Esposito. Diventa fondamentale, quindi, porsi al fianco di queste realtà per aiutarle a cogliere le opportunità offerte dal cloud  computing e al contempo mettere i partner di canale nella condizione di supportare al meglio il processo d’innovazione delle Pmi e dell’intero Paese.   

[tit:Partner enablement] 
Per proporre la propria offerta cloud sul mercato Microsoft deve riuscire ad accompagnare i partner verso nuovi tipi di competenze e nuove modalità di fare business“Ai partner chiediamo di comprendere che siamo di fronte a un salto epocale. Coloro che per primi fino ad oggi hanno colto la trasformazione in atto crescono più velocemente di altri e hanno una maggiore profittabilità”, sottolinea Esposito. Secondo Microsoft, i partner più adatti a questo processo sono quelli che hanno sviluppato capacità di orientare il cliente di fronte ai nuovi paradigmi, di realizzare la transizione in sicurezza e di scegliere la tipologia di cloud più adatto al proprio cliente. “Sono i partner in grado di cogliere l’opportunità di business, agili e flessibili al cambiamento, in grado di sviluppare capacità consulenziali e competenze non solo infrastrutturali”, spiega Esposito. 
A loro Microsoft a disposizione una serie di programmi, incentivi e un’offerta innovativa, che abbraccia  la piattaforma di produttività Office 365, la soluzione per il Customer Relationship Management Dynamics Crm Online, la soluzione per la gestione e la sicurezza dei PC WindowsIntune e la piattaforma di public cloud Windows Azure
Nel disegno di digitalizzazione e innovazione delle Pmi italiane si colloca anche il nuovo progetto “Digitali per crescere” siglato da Microsoft con Unioncamere, una sinergia pubblico-privato e formazione capillare sul territorio che prevede anche un ciclo itinerante di eventi nelle principali città italiane.
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