Al via il censimento via Web, ma è subito caos

Decine di utenti non sono riusciti a collegarsi al sito, causa troppi accessi, tanto che sullo stesso sito è apparsa questa nota: "Moltissimi cittadini stanno compilando il questionario on line. Ciò potrebbe causare temporanei disservizi. Stiamo provvedendo, ci scusiamo per il disagio".

Autore: Redazione ChannelCity

Da oggi, 9 ottobre, si può compilare il quindicesimo Censimento sulla popolazione italiana anche via internet. Ma è proprio dallo strumento più moderno e flessibile che arrivano i primi intoppi.
Infatti, decine di utenti non sono riusciti a collegarsi al sito, causa troppi accessi, tanto che sullo stesso sito è apparsa questa informazione: "Moltissimi cittadini stanno compilando il questionario on line. Ciò potrebbe causare temporanei disservizi. Stiamo provvedendo, ci scusiamo per il disagio".
Anche secondo quanto riferisce l'Istat, già dalle prime ore del mattino sono stati raggiunti picchi di 500.000 collegamenti contemporanei al sito del censimento. Il grande afflusso di utenti - spiega l'istituto italiano di statistica -  ha creato di conseguenza rallentamenti e difficoltà di accesso.
Chi invece non ha accesso al web, può restituire i questionari compilati presso gli uffici postali e i centri comunali di raccolta, senza alcun costo e ricevendo una ricevuta. Per le modalità di restituzione ricordiamo che le famiglie che risiedono nei comuni con meno di 20 mila abitanti possono restituire il questionario compilato entro il 31 dicembre 2011.
Quelle residenti in comuni con popolazione compresa fra 20 mila e 150 mila abitanti entro il 31 gennaio 2012 e infine le famiglie residenti in comuni con più di 150 mila abitanti hanno tempo fino al 29 febbraio 2012.
Inoltre dal prossimo 21 novembre scendono in campo anche i rilevatori comunali e quindi le famiglie che a quella data non hanno ancora restituito il questionario possono consegnarlo a loro. Ulteriori informazioni si possono trovare cliccando qui.
E a marzo 2012, quando verranno diffusi i primi dati, sapremo quanto siamo cambiati, aggiornando così l'istantanea del Paese, con un costo complessivo che si aggira a quota 590 milioni di euro. 




 

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