L'Istat conferma: Italia in recessione nel terzo trimestre 2011

Dopo l'allarme di Confindustria, arrivano i dati ufficiali Istat: nel terzo trimestre 2011 il Pil italiano diminuisce dello 0,2%.

Autore: Redazione ChannelCity

Qualche giorno fa era stata Emma Marcegaglia a lanciare per prima l'allarme sottolineando che il Centro Studi di Coonfindustria stimava per l'anno in corso un aumento del Pil italiano dello 0,5%, ma una contrazione dell'1,6% nel 2012, a cui farà seguito una timida ripresa dello 0,6% nel 2013.
Ora però sono i "Conti economici trimestrali" pubblicati in questa giornata dall'Istat che confermano la fotografia di un'Italia in recessione.
Secondo una nota dell'istituto di statistica, infatti, nel terzo trimestre del 2011 il prodotto interno lordo del nostro paese, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è diminuito dello 0,2% rispetto al trimestre precedente.
Sempre secondo l'Istituto di statistica italano nei confronti del terzo trimestre del 2010 si rileva un aumento dello 0,2%, mentre la crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,5%.
Tornando invece al trimestre 2011 si nota che tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione. Le importazioni si sono ridotte dell'1,1%, le esportazioni sono cresciute dell'1,6%.
La domanda nazionale al netto delle scorte ha sottratto 0,4 punti percentuali alla crescita congiunturale del Pil (-0,1 i consumi delle famiglie, -0,1 le spese della PA e -0,2 gli investimenti).
Anche la variazione delle scorte ha contribuito negativamente alla crescita del Pil (-0,5 punti percentuali), mentre il contributo della domanda estera netta è stato positivo per 0,8 punti percentuali.
Andamenti congiunturali negativi si rilevano per il valore aggiunto dell'agricoltura (-0,9%) e dell'industria (-0,1%). Il valore aggiunto dei servizi è rimasto stazionario.

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