Terremoto, ore 15:53 paura nel Nord Italia. Riunione d'emergenza della Protezione Civile

Ore 15:53 grande paura nel Nord Italia dove la terra ha tremato - a distanza di due giorni - causa una violenta scossa sismica con magnitudo 5,4 della scala Richter. Epicentro l'appennino parmense. Ormai è chiaro che siamo in presenza di uno sciame sismico e questa sera alle ore 19:30 riunione dello staff della Protezione civile per valutare la situazione. Dopo l'Aquila è meglio non prendere sotto gamba quello che sta succedendo in questi giorni.

Autore: Redazione ChannelCity

Ore 15:53 grande paura nel Nord Italia dove la terra ha tremato ancora - a distanza di due giorni - causa una violenta scossa sismica con magnitudo 5,4 della scala Richter. Epicentro l'appennino parmense e precisamente nei comuni di  Corniglio e Berceto, Monchio delle Corti e Palanzano. Il distretto sismico è quello di Frignano.
Ormai è chiaro che siamo in presenza di uno sciame sismico e questa sera alle ore 19:30 il capo del Dipartimento della Protezione Civile, Franco Gabrielli, ha deciso di convocare il comitato operativo - nella sede del dipartimento di Roma - per fare il punto sulle scosse di terremoto che stanno interessando il Nord del Paese in questi giorni. Dopo quello che è successo a l'Aquila è meglio non prendere sotto gamba gli ultimi fenomeni.
Domani in via precauzionale - ha annunciato il sindaco di Corniglio, Massimo De Matteis - le scuole rimarranno chiuse. La stessa decisione è stata presa dal sindaco di Carrara.
Dobbiamo però metter in conto che nelle prossime ore potrebbero registrarsi altre scosse. "E' possibile che ci siano altre scosse dopo quella di oggi, anche più forti". Lo dice all'agenzia di stampa Agi il sismologo dell'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia Salvatore Barba, commentando la scossa di magnitudo 5.4 di oggi pomeriggio nel parmense.
"È stato un terremoto particolarmente profondo - spiega il sismologo - molto più della media della zona che è di 25-30 chilometri (questo è localizzato a oltre 60 chilometri di profondità), e questo ha sicuramente attutito l'effetto".
"Ricordiamo che all'Aquila la profondità fu di appena 7 chilometri. La magnitudo è elevata, ma in questa zona sono possibili magnitudo anche più forti, fino a 6 gradi Richter. E vista la frequenza elevata con cui registriamo scosse nella zona - ribadisce il sismologo dell'Ingv - è possibile che ce ne siano altre".

A confermare le tesi del sismologo ci sono i dati che evidenziano come una nuova scossa di terremoto in provincia di Parma è poi stata avvertita alle 16,23 ma di intensità inferiore (magnitudo 2.7) con replica alle 16,34. Questa volta di magnitudo 3.2.
Nel frattempo, dopo i controlli del caso, è ripartita la circolazione dei treni sul tratto milano bologna e viceversa.


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