Apple, in Italia ora la garanzia è di 2 anni

La garanzia sui prodotti Apple in Italia ora è di 2 anni, così come era stato richiesto dalle diverse rappresentanze dei consumatori e sollecitato dal commissario europeo.

Autore: Chiara Bernasconi

La garanzia sui prodotti Apple, in Italia, ora è di 2 anni, così come era stato richiesto dalla legge e dalle diverse organizzazioni in tema di tutela verso i consumatori.
Sul proprio sito ufficiale, il colosso di Cupertino ha pubblicato quanto segue: “AppleCare Protection Plan offre il supporto tecnico di esperti via telefono e opzioni aggiuntive di assistenza hardware Apple. [...] I vantaggi di AppleCare Protection Plan si aggiungono ai due anni di garanzia del venditore previsti dalla normativa italiana a tutela del consumatore”.
Inizialmente Apple aveva rigettato le accuse, subendo un’importante ammenda dell’antitrust pari a 900mila Euro, e infine aveva dovuto accondiscendere alla sentenza che vedeva in AppleCare una violazione dei diritti del consumatore.
Nei giorni scorsi, AppleCare era stato rimosso dai negozi italiani, lasciando intendere che la situazione stesse cambiando: così infatti è stato e d’ora in poi l’utenza avrà la possibilità di ricevere gratuitamente e per diritto ciò che precedentemente non si poteva avere, se non a fronte di una forma di pagamento tramite l’acquisizione del pacchetto di assistenza dedicato.
AltroConsumo, felice per la vittoria, ha così dichiarato: “Dopo oltre un anno di battaglie legali, finalmente Apple ha deciso di rispettare la garanzia biennale di conformità sui propri prodotti. Sul sito italiano di Apple, infatti, sono state modificate le informazioni ingannevoli relative alla garanzia. Adesso viene detto chiaramente che la garanzia commerciale AppleCare Protection Plan si aggiunge ai due anni garantiti dal venditore, come previsto dal Codice del consumo, e non viceversa.
Assieme al Beuc, l’organismo che riunisce le associazioni dei consumatori europee, e altre 11 associazioni di consumatori che, insieme ad Altroconsumo, hanno lanciato già da diversi mesi un’azione coordinata con diffide preliminari ad azioni inibitorie in molti Stati membri e segnalazioni alle Autorità competenti, chiediamo che ora l’azienda di Cupertino modifichi la propria politica sulla garanzia legale anche nel resto d’Europa dove, al momento, le condizioni non sembrano aver subito modifiche”.

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