Media World, Bernasconi si dimette da amministratore delegato

Il manager ha rassegnato le proprie dimissioni da amministratore delegato e direttore generale motivandole come "questioni personali".

Autore: Redazione ChannelCity

Pierluigi Bernasconi, da ben 21 anni al timone di Mediamarket in Italia (Gruppo Metro), insegna Media World e Saturn, ha rassegnato le proprie dimissioni da amministratore delegato e direttore generale motivandole come "questioni personali".
Bernasconi, classe 1954, ha seguito fin da l'inizio l’ingresso del gruppo tedesco in Italia e successivamente ha fortemente contribuito alla nascita e l'evoluzione dei marchi e dei punti vendita Media World, prima, e Saturn nel nostro Paese.
L'apertura del primo negozio con insegna Media World risale al 1991 a Curno (a 10 minuti da Bergamo) e in ventun anni la catena è arrivata a fatturare oltre 2 miliardi di euro in Italia. Il mamager nel corso degli anni ha avuto idee geniali di marketing come quella del 2006, quando in occasione dei mondiali di calcio lanciò un programma promozionale più che aggressiva per la vendita di televisori (assicurandosi per proteggersi dal rischio).
Sebbene non sia ancora stato diramato un comunicato ufficiale da parte dell'azienda, alcuni insider interni all'azienda ipotizzerebbero le dimissioni in merito a un processo di riorganizzazione aziendale richiesto dalla capogruppo tedesca e non gradito a Bernasconi.Pierluigi Bernasconi, che ha ricevuto l'onorificenza di Cavaliere del Lavoro nel 2010 dal Presidente Giorgio Napolitano, sarà premiato con l'Ambrogino d'oro il prossimo 7 dicembre a Milano al Teatro Dal Verme.
Questo l'elenco completo degli insigniti: Gian Domenico Auricchio (industria alimentare; Lombardia), Aldo Balocco (industria alimentare; Piemonte), Paolo Barberini (grande distribuzione; Lazio), Alessandro Benetton (abbigliamento; Veneto), Pierluigi Bernasconi (grande distribuzione; Lombardia), Oreste Brero (industria meccanica; Piemonte), Mario Cappellini (industria elettromeccanica; Toscana), Giovanni Cartia (credito; Sicilia), Carlo Clavarino (assicurazioni; Lombardia), Brunello Cucinelli (abbigliamento; Umbria), Giovanni De Censi (credito; Lombardia), Serenella De Martini Pacifico (edilizia; Campania), Pier Luigi Foschi (turismo; Liguria), Maria Cristina Loredan (agricoltura; Veneto), Maria Carla Macola (agricoltura; Veneto), Franco Manfredini (ceramica; Emilia-Romagna), Anna Molinari (abbigliamento; Emilia-Romagna), Mauro Moretti (trasporti ferroviari; Lazio), Diego Mosna (cartotecnica; Trentino-Alto Adige), Sebastiano Pitruzzello (industria alimentare; Estero), Carlo Pontecorvo (industria alimentare; Campania), Andrea Riffeser Monti (editoria; Emilia-Romagna), Michele Rubino (industria alimentare; Campania), Paola Santarelli (edilizia; Lazio), Francesco Tornatore (industria elettronica).

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