Il colosso dei videogiochi
Atari, che si occupava da circa quaranta anni dello sviluppo, la pubblicazione e la distribuzione di giochi per tutte le principali consolle e per i Pc, è stato
dichiarato fallito.
L'azienda ha infatti ufficialmente presentato istanza di fallimento per la sua divisione statunitense, la controllata americana Atari Inc. e altre tre società. Come scrive il Los Angeles Times la controllata americana prevede di liberarsi dalla società madre francese, la Atari SA (la ex Infogrames), che sarebbe fortemente indebitata. Ha fatto perciò appello al Chapter 11, la proceduraequivalente alla nostra legge fallimentare. Il marchio, fondato negli Stati Uniti nel
1972 da
Nolan Bushnell e
Ted Dabney, era stato poi utilizzato più volte anche dalla
Atari Games, una compagnia differente che si era staccata nel 1984.
Nel
1976 Bushnell ha venduto l’azienda alla
Warner Communications per la cifra di
28-32 milioni di dollari, utilizzando parte del denaro per comprare la
Folgers Mansion.
Atari è stata responsabile del successo di consolle domestiche quali
Atari 2600 (
VCS), ha prodotto una serie di computer a otto bit (
Atari 400 & 800), ha preso parte alla rivoluzione dei computer a 16 bit con
Atari ST, ha costruito la consolle
Atari Jaguar a 64-bit e ha
lanciato una consolle portatile,
Atari Lynx, la prima a essere a colori.
Nel periodo di maggior successo, Atari ha contribuito per un terzo alle entrate annuali della Warner e si è guadagnata il titolo di
compagnia con lo sviluppo più veloce della storia americana a quei tempi.