Dopo il nulla di fatto di questa mattina ci si avvia a uno slittamento del Decreto a lunedì 8 aprile. Sarà di 7 miliardi di euro la prima tranche disponibile.
Autore: Redazione Channelcity
Dopo il tira e molla delle ultime ore il Decreto Legge sui 40 miliardi promessi alle imprese fornitrici della pubblica amministrazione debutterà entro lunedì 8 aprile e sette miliardi di euro saranno immediatamente disponibili. È questo l'impegno che il Governo ha assunto con i Comuni dopo essersi preso più tempo per riscrivere il provvedimento, mentre la Commissione europea preme affinché l'Italia mantenga il deficit sotto il 3% del Pil anche nei prossimi anni. "Il decreto si farà entro questa settimana o al massimo lunedì. Saranno immediatamente disponibili 7 miliardi", ha spiegato il presidente dei sindaci italiani, Graziano Delrio, parlando con i cronisti al termine dell'incontro con il governo.Il Consiglio dei ministri sul varo del provvedimento era previsto per questa mattina alle 10,00. Dopo un primo rinvio alle 19,00, Palazzo Chigi ha sconvocato la riunione parlando dell'opportunità di "proseguire gli approfondimenti necessari" alla definizione del testo, anche "a seguito delle articolate risoluzioni approvate ieri da Camera e Senato". Alla base dell'ulteriore rinvio, spiegano alcune fonti parlamentari, vi sarebbe il nodo della copertura. Infatti lo schema dell'operazione prevede che il Tesoro fornisca anticipazioni di cassa alle Regioni e agli enti locali in disavanzo. Ma "alcune Regioni hanno fatto presente che sono incapienti e non sarebbero quindi riuscite a restituire gli anticipi", spiega una delle fonti. A quel punto il Tesoro ha ipotizzato, su richiesta dei governatori delle regioni, di anticipare al 2013 l'aumento dell'addizionale regionale sull'Irpef previsto nel 2014, misura presente in una bozza del decreto filtrata ieri. Il Parlamento ha però bocciato questa ipotesi perché avrebbe scaricato sui contribuenti il costo di parte dei rimborsi alle imprese. "Sarebbe inaccettabile", ha detto il responsabile economico del Pd, Stefano Fassina mentre per il coordinatore del Pdl, Daniele Capezzone. "Questa è una soluzione contro cui tutte le persone ragionevoli farebbero giustamente le barricate". A questo punto sarebbe stata scartata l'ipotesi Irpef e il ministero dell'Economia ha chiesto più tempo per trovare soluzioni alternative.
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