Strhold, la direzione verso il Saas è tracciata

La strategia del distributore verso il partner valorizza l'integrazione di prodotti e servizi Saas con applicazioni specifiche, nuove condizioni di licensing, l'infrastruttura datacenter, finanziamenti ad hoc e supporto tecnico. Marco Colli, Direttore Commerciale, racconta le principali novità a Business in Deep 2010, tenutosi in questi giorni a Milano.

Autore: Barbara Torresani

Sthrold parla di Software as a Service da tempi non sospetti, dal 2003 quando veniva definito con l'acronimo Asp, Application Service Provider, ed era forse ancora prematuro ricorrere a questa modalità di erogazione del software come servizio. Ora i tempi sono pronti e con essi Sthrold, che in questi anni si è fatta le ossa e ha effettuato diverse sperimentazioni in modo da essere pronta a indirizzare le tendenze del mercato nel modo corretto.
E proprio il Saas e il Cloud Computing hanno fatto da filo conduttore di Business in Deep 2010, l'evento clou che il distributore organizza annualmente, tenutosi di recente a Milano, di fronte a una platea di circa 150 persone .
"Il format della manifestazione è stato volutamente rinnovato; oggi vogliamo fornire una panoramica approfondita delle opportunità di business presenti sul mercato, spunti per accendere delle lampadine.  A una sessione plenaria focalizzata sulle nostre strategie e su una ricerca del Politecnico di Milano incentrate su Saas e Cloud abbiamo affiancato sessioni parallele concrete, in cui i vendor spiegano come software, infrastrutture e, in generale le tecnologie, aiutano a rendere l'IT non un costo ma un investimento che abilita il business", spiega Marco Colli, Direttore Commerciale di Sthrold.
Un momento importante quello dell'evento, che ricalca la mission che si è dato in questo periodo il distributore: portare cultura ai clienti, attraverso seminari, web seminar, momenti teorici e pratici, nuove modalità di licensing e supporto. Un mix di attività volte ad affiancare i clienti, che si collocano nella fascia delle piccole e medie imprese, nella comprensione di alcune tendenze emergenti quali il Cloud Computing, nelle sue forme di Software as a Service (Saas), Infrastructure as a Service (IaaS) e Platform as Service (PaaS). "E' fondamentale spiegare che cosa sono, a chi possono servire, quanto costano e quali i loro pro e contro, sottolinea Colli".

[tit:Saas in controtendenza]
Il mercato del Saas riporta crescite interessanti, è anticiclico e batte la recessione. Da dati Idc nel corso del 2009 ha registrato un fatturato globale pari a 13,1 miliardi di dollari e dovrebbe raggiungere i 40,5 miliardi nel 2014, con un Cagr del 25,3%. Idc , inoltre, prevede che entro il 2014 circa il 34% degli acquisti di software business sarà legato al Saas e la distribuzione Saas rappresenterà il 14,5% della spesa software globale su tutti i mercati principali.
"Le opportunità legate al Saas sono molte, dichiara Colli, soprattutto in una tipologia di aziende come le Pmi, il nostro target, che misurano il passo prima di fare un investimento. La leva economica del Saas fa molto presa su di loro, così come la facilità all'accesso e la mancanza di barriere all'ingresso legate alla connettività, ma i dubbi sono ancora molti".
Ecco allora che Sthrold, forte dell'esperienza maturata sul campo e della militanza in questo settore, si propone nella veste del distributore in grado di guidare nel cammmino verso il Saas e gli orizzonti del Cloud Computing. In che modo? Offrendo una combinazione di know-how, infrastruttura, differenti formule di licensing, supporto e finanziamenti.
Il distributore mette a disposizione incontri informativi, documentazione e offre consulenze gratuite su reali esigenze; alla teoria affianca la pratica: "L'infrastruttura di data center di Reggio Emilia ci consente di mettere a disposizione del cliente macchine fisiche e virtuali, dice Colli. Il partner può sviluppare il Saas sulle nostre macchine, oppure può portare la sua macchina da noi".
Demo on line & live, infatti, consentono di toccare con mano i prodotti distribuiti in Saas e le applicazioni stesse portate dal cliente/partner.
E' poi possibile utilizzare la piattaforma in modalità hosting a canone agevolato (qui si parla appunto della formula Platform as a Service), e ai partner Ibm il distributore mette a disposizione il Free Housing, un nuovo servizio di housing che permette di installare il proprio server nel data center a Reggio Emilia.
Per agevolare i partner Strhold ha poi lavorato per rendere il licensing il più aderente possibile alle necessità del partner. Ad oggi i vendor con cui la società ha già avviato partnership sotto l'egida Saas sono Adobe in termini di Web Conferencing, Ibm per la Business Intelligence di Cognos e il remote backup di Tivoli e la collaboration di Lotus. E proprio di recente sono stati siglati i primi contratti con LotusLive proprio per la parte di collaboration. Nel passato poi sono state avviate anche sperimentazioni in ambito Erp.
I reseller possono quindi acquistare la licenza da Strhold e poi distribuire il servizio delle soluzioni embeddate o meno con il best of breed  oppure accedere al servizio direttamente dalla cloud dei vendor o di Strhold.
Intensa poi l'attività per agevolare i partner in termini di finanziamento, al fine di ridurre la loro l'esposizione e quella dei clienti. Da qui l'adozione di una formula a noleggio, per produrre un canone dal prodotto acquistato ma erogato come servizio. E da non dimenticare il supporto tecnico. "Il Saas non può e non deve mai fermarsi, dice Colli. Per questo abbiamo studiato una novità secondo la quale mettiamo a disposizione del partner una persona Strhold ad esso dedicata, che affianca il cliente nella fase iniziale, in quella di deployement e poi nell'installazione e manutenzione". Il servizio, denominato Free Primary technical contact mette al servizio del partner una figura raggiungibile via telefono, email, webconfernce e Skype, che offre supporto all'installazione e uso dei prodotti e aiuta alla navigazione dei servizi tecnici dei fornitori.

[tit:Mercato e dintorni]
Nella chiacchierata con Colli non poteva mancare qualche battuta sullo stato di salute del distributore. "Se si guardano i numeri, Strhold sta crescendo: ha aumentato i ricavi e diminuito i costi. Il clima generale è però pesante, la realtà che ci circonda è molto sfaccettata. Rileviamo una forte resistenza al cambiamento e all'investimento. I grossi progetti sono slittati, la liquidità non è tornata. La nostra fortuna è quella di muoverci in contesti di nicchia, che, se siamo sufficientemente efficienti, ci consentono di cogliere e fare il risultato. Il 2010 comunque non è andato peggio del 2009".
In termini di nuovi accordi siglati nel corso dell'anno vanno segnalati: Ibm Passport Advantage, NetIQ, Rocket Software e Smc Network.
Secondo il distributore il tema della sicurezza, dell'affidabilità e del trattamento del dato rivestono una grande importanza, soprattutto in un contesto di Saas e Cloud. "Il fatto di dare all'esterno i propri dati è un tema che spaventa molto le aziende, enfatizza Colli; per questo stiamo cercando di siglare una partnership con un vendor riconosciuto dal mercato, al quale affidare i dati in tranquillità".
E Colli non sembra essere preoccupato per cambiamenti in atto nel mondo della distribuzione: "Il cambio di panorama della distribuzione rende il mercato potenzialmente più ampio; risulta fondamentale però rimanere focalizzati per non perdere in efficienza. Ben vengano altri partner nella componente a valore, se portano cultura. Essere un distributore a valore non è un'operazione così semplice".
Saas, cloud computing, mobile devices e user experience sono i trend del futuro; Strhold procede in questadirezione, che vuole seguire con partner e clienti.

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