Intel, ecco gli Ultrabook di seconda generazione

L'avvento della piattaforma Ivy Bridge e il notevole impegno profuso da Intel nello sviluppo della piattaforma Ultrabook hanno portato allo sviluppo della seconda generazione di portatili compatti.

Autore: Daniele Preda

Intel sta sviluppando la piattaforma Ultrabook con costanti attenzioni per ciascun comparto hardware, per ottenere la migliore combinazione tra potenza di calcolo, versatilità, autonomia e sicurezza.
Nella continua ottimizzazione di questa architettura si stanno operando scelte per consentire una drastica riduzione di peso e un ulteriore assottigliamento dello chassis.Vengono adottate particolari batterie a basso profilo, non sostituibili dall'utente, oltre a materiale di diversa natura, capaci di coniugare robustezza e peso contenuto.
In questo scenario, dove la continua ricerca e l'innovazione vanno di pari passo con la volontà di offrire all'utente prodotti sempre più competitivi, anche sotto il profilo economico, Intel annuncia gli Ultrabook di seconda generazione. Questi prodotti, ormai disponibili attraverso i molti brand partner, sfruttano l'architettura Ivy Bridge, CPU e chipset veloci ed efficienti, con consumi contenuti e un'impronta termica inferiore alla precedente serie.
Per toccare con mano le effettive capacità di simili macchine, Intel ha realizzato e reso disponibili appositi sistemi demo, che sintetizzano le doti di velocità e reattività, peculiarità base degli Ultrabook.

[tit:Seconda generazione]L'attuale versione degli Ultrabook vanta spessori ancora più ridotti, un peso paragonabile a quello dei netbook, prestazioni elevate e tempi di reazioni contenuti. Per fare questo, come abbiamo già potuto osservare, Intel sfrutta numerose tecnologie proprietarie per l'avvio dei processi di standby e resume, che consentono il passaggio da uno stato all'altro entro 2 – 3 secondi. Grazie, inoltre, alla disponibilità di drive SSD, il boot del sistema operativo richiede circa 10 secondi. L'attuale configurazione vanta una CPU dual-core / quad-thread Core i5-3427U a 1,8 GHz, capace di lavorare sino a 2,8 GHz e dotata di 3 MByte di cache L3. Il chipset di controllo è l'UM77, mentre la RAM integrata, saldata direttamente sul PCB della motherboard per esigenze di spazio, è di 4 GByte di tipo DDR3 a 1.600 MHz. Questa memoria è condivisa dinamicamente con la sezione grafica Intel HD 4000, peculiarità delle CPU Core di terza generazione. A destra possiamo notare la CPU, sovrastata dal compatto sistema di raffreddamento. Proseguendo verso sinistra si osservano i moduli di RAM DDR3, saldati direttamente sulla board e, infine, il PCH UM77. Si tratta di una GPU a 650 MHz, dinamicamente overclockabile al pari dei Core CPU, tramite tecnologia Turbo Boost 2.0.
Questo comparto è sufficiente per le attività professionali di tutti i giorni e per il gaming senza troppe pretese. Per combinare al meglio portabilità ed ergonomia, questo modello incorpora un display da 13,1", contraddistinto da un'ottima luminosità e da una risoluzione superiore alla media, 1.600x900 pixel. Lato destro: uscita audio, USB 3.0 e lettori flash memory.Come già abbiamo visto nei modelli di prima generazione, gli Ultrabook privilegiano la portabilità, il peso contenuto, a scapito di alcune componenti alle quali siamo abituati nel mondo notebook. Non è disponibile l'unità ottica, così come non è previsto il connettore LAN RJ-45.
Questa scelta tecnica potrebbe indispettire alcuni utenti, ma il comparto wireless N e Bluetooth offerto dal moduli Centrino Advanced-N 6235, consente di interfacciarsi rapidamente con reti domestiche, aziendali e con dispositivi locali nel circuito PAN.Lato sinistro: presa di alimentazione, USB 3.0 e mini-HDMI. Le porte a disposizione sono poche, per via delle forme rastremate e del ridotto spessore della base. Questa sample machine comprende due USB 3.0, due lettori per moduli flash, un output video mini-HDMI, oltre all'uscita cuffie mini-jack.
Chi desidera maggiori opzioni per quanto riguarda la connettività con le periferiche esterne dovrà appoggiarsi ad hub esterni o sfruttare le condivisioni disponibili in rete. 

[tit:Usabilità e dettagli]L'ergonomia e l'usabilità sono punti cruciali per questo tipo di dispositivi, che sacrificano parte delle funzionalità "classiche" per garantire un facile trasporto e un'autonomia superiore alla media. Lo chassis è maneggevole e poco più pesante di 1 Kg. Tastiera e touchpad offrono una buona sensibilità e consentono un utilizzo in mobilità davvero agevole. Il portatile si attiva e ri-attiva talmente in fretta che quasi non ci si accorge di aver chiuso e riaperto il coperchio.
Windows riparte in pochi secondi riproponendo file, programmi e schermate, così come li abbiamo lasciati prima dello standby. In più abbiamo risparmiato batteria, senza perdere tempo o bloccando il lavoro previsto. Questo modello dispone di un drive SSD Intel da 240 GByte, capace di garantire prestazioni di alto livello e uno spazio di archiviazione più che sufficiente per la maggior parte degli utilizzi.Il dettaglio mostra il modulo wireless Centrino e la ventola tachimetrica low profile. L'apertura del guscio inferiore ci ha permesso di verificare molti dettagli costruttivi unici degli Ultrabook. La motherboard principale è nettamente più compatta rispetto alle controparti notebook e gli elementi secondari connessi con flat e cavi sono pochi. Per risparmiare spazio si è scelto di percorrere la strada della massima integrazione, riducendo board accessorie. La sezione inferiore comprende una board molto compatta e il drive SSD, mentre 1/3 dello spazio è occupato dalla batteria. Per ridurre lo spessore, sia la CPU, sia la RAM, sono saldate direttamente sul PCB e il sistema di raffreddamento sfrutta un'architettura innovativa. Il processore è l'unico elemento dotato di placca e heatpipe a basso profilo, al termine della quale è previsto un radiatore lamellare compatto.
La ventola non fa parte dello stesso gruppo termico ma è stata alloggiata a pochi centimetri di distanza, per prelevare aria fresca da un differente punto dello chassis. Nel complesso il sistema permette di mantenere la CPU e la piattaforma al di sotto dei 50°C, anche se il regime di rotazione, che può raggiungere i 5.000 rpm introduce qualche vibrazione e una rumorosità che potrebbe infastidire. Intel lavora da mesi con i propri partner per lo sviluppo di batterie sottili, ad elevate efficienza e sta sviluppando soluzioni che consentano una riduzione dei costi di produzione e integrazione. Oltre alla scheda Centrino Advanced, munita di apposite antenne, è disponibile uno slot secondario per l'espansione, mentre il disco fisso Serial Ata è posizionato nella zona anteriore, sotto il poggia polsi. Buona parte della struttura è occupata dalla memoria ATL Latexo da 6.360 mAH, specificamente sviluppata per Ultrabook e sistemi compatti. Tale accumulatore ha uno spessore di pochi millimetri e non è accessibile dall'esterno.
Nel complesso gli Ultrabook di seconda generazione offrono una notevole libertà di movimento, abbinata a prestazioni elevate e un'autonomia estesa, caratteristiche in precedenza disponibili solo su pochi notebook di fascia alta. Intel è già al lavoro per la produzione della successiva declinazione, probabilmente disponibile entro fine anno e dotata, tra le altre cose, di display touchscreen.

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