Patent box, firmati i primi accordi

Il "Patent box" è un’agevolazione fiscale che prevede l’esclusione dalla tassazione di una quota del reddito derivante dall’utilizzo di software protetto da copyright, da brevetti industriali, da marchi d’impresa, da disegni e modelli.

Autore: Redazione ChannelCity

Vanno a segno i primi quattro accordi "Patent box", l’agevolazione fiscale per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali introdotta dalla Legge di Stabilità 2015 (Il decreto "Patent Box" introduce un regime opzionale di tassazione per i redditi derivanti dall’utilizzo di opere dell’ingegno, di brevetti industriali, di marchi, di disegni e modelli, nonché di processi, formule e informazioni relativi ad esperienze acquisite nel campo industriale, commerciale o scientifico giuridicamente tutelabili).
A un anno dalla circolare dell’Agenzia delle Entrate con i primi chiarimenti sulla misura, finalizzata a promuovere la competitività delle imprese grazie a un carico fiscale più leggero sui redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali, nei giorni scorsi l’Ufficio Accordi preventivi e controversie internazionali della direzione centrale Accertamento ha chiuso i primi quattro accordi preventivi con soggetti che presentano un volume di affari superiore a 300 milioni di euro.
Due delle aziende interessate operano nel campo della moda mentre le altre sono attive nel settore della chimica e della produzione di beni finalizzati ad applicazioni nei settori dell’energia e delle telecomunicazioni. Per i prossimi 5 periodi d’imposta potranno contare sui benefici fiscali previsti dal regime di tassazione agevolata per i redditi derivanti dall’utilizzo di beni immateriali.

Gli accordi di Patent box hanno definito i metodi e i criteri di calcolo del contributo economico dei beni intangibili alla produzione del reddito d’impresa dei contribuenti per determinare la quota di reddito imponibile agevolabile e riguardano sia l’uso diretto del bene immateriale sia quello indiretto. Per la quantificazione del reddito agevolabile è stato utilizzato in tre casi il metodo Confronto di prezzo (Cup - Comparable uncontrolled price interno ed esterno) e in uno quello della ripartizione degli utili (Rpsm - Residual profit split). I beni immateriali agevolati sono stati sia marchi sia brevetti, disegni, modelli e know how.

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