La soluzione di
protezione per
ambienti virtualizzati di
Kaspersky ora si estende anche alle piattaforme
Citrix XenServer e
Microsoft Hyper-V. La soluzione è per ora accessibile solo da alcune aree geografiche (Usa, Germania, Regno Unito. Australia e Medio Oriente), ma il vendor prevede di estendere il supporto anche all’Italia e ad altri paesi nel corso delle prossime settimane.
In pratica, Kaspersky ha esteso la protezione degli ambienti virtualizzati fin qui riservata alle macchine virtuali supportate da un
hypervisor VmWare Esx. Il costruttore ha seguito un proprio piano di sviluppo, ottenendo comunque la certificazione da parte di Citrix e Microsoft.
La soluzione si basa su una
macchina virtuale, descritta come
un’appliance dedicata alla sicurezza e incaricata di intercettare tutto il traffico di rete e i file destinati alle Vm eseguite dall’hypervisor installato sul server protetto. Kaspersky precisa che il 100% dei task di sicurezza sono assicurati dall’appliance virtuale, liberando le altre Vm. Le funzionalità di controllo si estendono alle applicazioni eseguite, alle periferiche connesse, ai siti Web visitati, agli Ips e ai firewall.