Black Friday: alcuni consigli per proteggersi dalle truffe online

Marchi famosi e gift card: i cyber criminali stanno lanciando imponenti campagne di phishing imitando i siti di brand popolari per impossessarsi di informazioni personali. Nella giornata del Black Friday, gli esperti di Barracuda mettono in guardia dalle truffe online.

Autore: F.M.

L’idea di accamparsi fuori dal grande magazzino preferito per essere i primi ad approfittare del Black Friday non è più così diffusa, dato che tutto si può fare online senza perdere il sonno e azzuffarsi con orde fameliche di clienti. Tuttavia, se possiamo dire addio ai parcheggi straboccanti di auto e alle file interminabili alle casse, non è così scontato che ci si possa rilassare; semplicemente, la battaglia si è spostata su un terreno nuovo e meno conosciuto.
Infatti, se da un lato della barricata ci sono milioni di clienti alla caccia delle migliori occasioni online, dall’altra ci sono i cybercriminali alla continua ricerca di idee creative per approfittarsi della situazione.
Gli esperti di Barracuda Networks, azienda che offre soluzioni di sicurezza informatica e storage, hanno analizzato alcuni degli attacchi online che stanno avvenendo in questi giorni.
La minaccia: Black Friday Phishing e Cyber Monday Attack - attacchi di phishing di massa da parte di soggetti che fingono di essere marchi popolari per spingere le vittime a cedere informazioni personali.
I dettagli:Tre sono i metodi prevalentemente usati per trarre in inganno gli utenti: Prestate attenzione alle tattiche, non ai nomi dei brand
I nomi dei marchi utilizzati sono meno significativi delle tattiche usate; criminali infatti possono cambiare rapidamente i nomi dei brand e lanciare nuovi attacchi. Questi attacchi di massa vengono inviati a migliaia di potenziali clienti proponendo gift card da usare entro una data precisa che portano le vittime su siti fasulli dall’aspetto simile al sito legittimo. L’obiettivo è di convincere il consumatore a registrarsi o ad autenticarsi su quello che pensano essere il vero sito Amazon o Walmart per ricevere la gift card.
Purtroppo, all’incauto cliente non arriverà alcuna gift card: avrà solamente rivelato le proprie credenziali, cosa che può condurre a ogni sorta di comportamento distruttivo. I cybercriminali possono collegarsi a questi account, recuperare il numero di carta di credito e altre informazioni personali e conoscere le abitudini d’acquisto per utilizzarle in futuri attacchi di social engineering.

Attacchi di breve durata
Queste minacce hanno vita breve: molti di questi siti sono ora inaccessibili e sicuramente nuovi attacchi sono stati lanciati con domini diversi. In queste minacce, inoltre, le email sono architettate in modo particolarmente subdolo. I destinatari non devono cliccare su un tasto “Acquista” per essere diretti al sito contraffatto, perché i criminali hanno incorporato link malevoli in tutti gli elementi del messaggio, immagini e testo.
In pratica, basta che la vittima clicchi in un punto qualsiasi del messaggio per ritrovarsi sul sito contraffatto.
 Sebbene questi siti non siano del tutto identici all’originale, i criminali contano sul fatto che la maggior parte dei consumatori non acquista direttamente da questi brand e non è quindi in grado di distinguere la pagina contraffatta dall’originale.
Puntano sul fatto che molte persone che acquistano online lo fanno su Amazon e sono disposte a registrarsi per un buono da spendere sul sito Ray-ban.
Qui potete vedere gli screenshot di alcuni degli attacchi che sono stati individuati dagli esperti di Barracuda.

Queste minacce sfuggiranno ai sistemi di protezione
La maggior parte delle soluzioni per la sicurezza della posta non blocca questi tentativi perché i criminali usano URL shortener e redirector per fare arrivare la mail all’utente finale. I criminali sfruttano il fatto che le soluzioni di sicurezza non bloccano la maggior parte dei servizi di URL shortening, molto diffusi per condividere gli URL.
I redirector invece sono impiegati per fare sì che l’utente non pensi di visitare un sito pericoloso. Tattiche senza dubbio scaltre che accrescono la probabilità che la mail giunga a destinazione e che l’utente la apra.

Riassumendo, le tecniche usate sono:
Consigli per la sicurezza e la prevenzione
Formazione
I dipendenti, e in generale chiunque usi l’email, dovrebbero essere formati affinché siano in grado di riconoscere questo genere di attacchi.  Gli attacchi simulati continuano a essere il mezzo più efficace per la formazione. Verificate sempre i domini sulle email che vi chiedono di fare qualcosa, da un clic all’inserimento di informazioni.


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