Edge computing e iperconvergenza, così la “nuova” IT distribuita rivoluziona Data Center e canale

Edge Computing, Iperconvergenza, nuove forme di vita per il Data Center e, soprattutto, nuove e inedite opportunità di business per system integrator e operatori del canale ICT. Viaggio in una delle più interessanti onde di business del momento insieme ad Alberto Degradi, Data Center Leader Sud Europa di Cisco. Le soluzioni, la partnership strategica con un distributore come Tech Data

Autore: Marco Maria Lorusso

Edge Computing, Iperconvergenza… per tanto tempo, come da tradizione si è trattato, quasi, esclusivamente di slogan, scenari futuribili che, a più riprese, brand internazionali, e non solo, hanno cavalcato per colpire, stupire clienti, mercato, analisti… Oggi in un caso e nell’altro ci si trova davanti a piattaforme tecnologiche mai così mature e al passo con i tempi. Ci si trova insomma davanti a nuovi modi di intendere e concepire la natura stessa del Data Center e la potenza di calcolo che stanno aprendo, davanti a system integrator, sviluppatori, distributori informatica, opportunità di business senza precedenti.

Dal Cloud Computing all’Internet of things infatti la rivoluzione della tecnologia IT che diventa servizio e si connette, ovunque e comunque con oggetti, persone, servizi non è mai stata così presente e prioritaria nella testa e nelle strategie di ogni forma e dimensione di azienda, PMI italiane comprese.

Questione di costi, scalabilità, flessibilità, questione di tecnologie abilitanti finalmente pronte e di ritorni sugli investimenti finalmente tangibili, comprensibili.

Anche e soprattutto per questo due società come Cisco e Tech Data, diverse ma simili nel modo di stare sul mercato, diverse come ruolo ma mai così integrate nel muoversi e intendere un’opportunità così ampia, sono da tempo al lavoro nella costruzione di una strategia dedicata che ha come centro di gravitxà permanente un nuovo e più contemporaneo concetto di Data Center, “Edge Data Center”.

Un concetto e una strategia di cui ci racconta tutto uno dei massimi esperti italiani, e non solo, in materia: Alberto Degradi, Regional Sales Manager - Leader DC and EN sales at Cisco Systems. 






Edge Computing e Iperconvergenza, così entriamo nell’era dell’Edge Data Center

Ma andiamo con ordine. Intanto le definizioni, da una parte l’iperconvergenza, ovvero un nuovo approccio agli ambienti IT, chiavi in mano, che riesce a far convergere, in un’unica soluzione hardware potenza di calcolo, memorizzazione, networking e virtualizzazione il tutto orchestrato da un’unica piattaforma software.

Livello di conoscenza tecnica e attività di configurazione ridotti al lumicino e, ovviamente, possibilità di gestire il tutto come un servizio a consumo. Dall’altra parte l’edge computing ovvero la rivoluzione che, sulla spinta dell’Internet Of Things porta non solo oggetti connessi alla “perfieria” di una rete ma anche potenza di calcolo per consentire a imprese e manager di prendere ed elaborare decisioni corrette esattamente dove serve, quando serve, nei tempi in cui serve…

«Due rivoluzioni – ci racconta Degradi con il tono preciso e sicuro di sempre– che ci spiegano chiaramente come il centro dei dati critici e della vita di una impresa non sia più solo e soltanto il data center. Stiamo andando ed entrando inevitabilmente in una nuova fase di IT distribuita. Si tratta della più naturale conseguenza dell’esplosione dell’IOT. Internet delle cose ha voluto dire, in una prima fase, possibilità  di distribuire e connettere oggetti a tutte le latitudini possibili di una industria, una azienda: dal data center al magazzino passando per logistica, sistemi sul territorio…

Tutto è stato connesso, tutto ha cominciato a scambiare enormità di dati, informazioni… Oggi il mercato e le imprese – continua Degradi– chiedono inevitabilmente un salto di qualità in direzione non solo dello scambio di informazioni ma anche e soprattutto della possibilità di elaborarle e tradurle in decisioni strategiche sul posto, dove serve, quando serve». Eccola la rivoluzione dell’Edge Computing «proprio così – conferma il manager– si tratta di una rivoluzione che cambia il nome stesso del data center e lo fa diventare Edge Data Center.  Una rivoluzione che porta la potenza di calcolo, lo storage, lo sviluppo software… verso i sensori, verso la periferia. Tutto questo porta tutto il canale, tutto l’ecosistema che offre innovazione digitale alle imprese ad avere necessità di lavorare in modo diverso. Servono nuove soluzioni, nuovi linguaggi, nuovi livelli di sicurezza distribuita…

Il nuovo data center è infatti e in realtà dove sono i dati ed è qui che si inserisce l’iperconvergenza così come la intende Cisco e così come la sta traducendo in opportunità di business insieme a Tech Data». 



Edge Computing e Iperconvergenza, ecco perchè Cisco Hyperflex è la risposta migliore

Quello che descrive Degradi è dunque un contesto sempre più “liquido” in continua evoluzione così come in continua evoluzione, espansione o contrazione è il perimetro di una azienda. «La risposta è una iperconvergenza capace di crescere in modo proporzionale alle esigenze di un cliente. Una piattaforma capace di permettere alle aziende di pagare i servizi in base ai livelli di crescita e di necessità, garantendo continuità sia a livello di servizio ma sia, soprattutto, a livello di innovazione.

La risposta elaborata da Cisco in questo contesto si chiama Hyperflex, una soluzione studiata appositamente per semplificare, distribuire workload, potenza di calcolo, storage, sicurezza dove serve, in ogni angolo, nodo, di una infrastruttura di rete. A tutto questo andiamo ad aggiungere, sempre in ottica di semplificazione, un nuovo approccio alla componente di networking con non può più essere “limitata” al puro discorso switch.

La vera, nuova, rete necessaria ad una simile rivoluzione è una componente che può essere calibrata, tarata in maniera flessibile evitando così di diventare un collo di bottiglia. Il valore più grande di una rete di questo tipo, e di un data center così distribuito, sta tutto nella possibilità di monitorare, capire dove e quando ci possono essere dei problemi soprattutto legati al traffico dati crescente determinato oggi dalle applicazioni.

Hyperflex – aggiunge Degradi– traduce tutto questo in realtà permettendoci di fondere hardware e software, con una rete inclusa e integrata.

Si tratta di una soluzione in cui desktop, virtualizzazione del server e ambiente di sviluppo (collegato a tutto la componente di DevOPS e di sviluppo, distribuzione innovativa proprio delle applicazioni) convivono e danno vita alla più efficace delle risposte possibili per le aziende che cercano “intelligenza” non solo al centro ma anche in periferia». Non a caso, proprio nel corso della prima parte dell’anno, la stessa Cisco ha annunciato l’espansione della ACI, Application Centric Infrastructure, (che di fatto automatizza i flussi di lavoro IT e aiuta le aziende a ridurre proprio i tempi di implementazione delle app) nel cloud con gli ambienti AWS e Microsoft Azure. Un annuncio cui ha fatto seguito proprio l’estensione di HyperFlex nelle filiali e nelle postazioni remote per potenziare le applicazioni nell’edge. Potenza di calcolo dunque, virtualizzazione, gestione degli ambienti multicloud e sviluppo applicativo anche in postazioni remote.  


Edge Computing e Iperconvergenza, ecco perchè Cisco scommette su Tech Data

E poi come detto c’è il canale, c’è tutto l’immenso ecosistema di system integrator, sviluppatori, distributori che questa rivoluzione la deve capire, interpretare e declinare sul territorio, nelle imprese, nelle fabbriche.

Un ruolo chiave che, da sempre, un distributore informatica come Tech Data svolge al fianco anche e soprattutto di brand come Cisco. «Esattamente – conferma Degradi -. Tech data per noi oltre che un distributore è un partner chiave da un lato nel fare evolvere i partner tradizionali che lavorano da sempre sull’infrastruttura e ora devono rivolgersi maggiormente verso i sistemi e il software, dall’altra nel guidare i partner che arrivano dal mondo applicativo e chiedono hardware di valore per sviluppare.

La convergenza strategica di questi due mondi trova per noi risposta in una piattaforma di competenze e tecnologie come Tech Data. Con loro stiamo costruendo e utilizzando programmi ad hoc che ci stanno permettendo di costruire un nuovo e più efficace canale a valore in grado di affrontare con efficacia questa sfida dell’IT distribuita e di un software defined data center che sta conoscendo, soprattutto quest’anno tassi di crescita importanti anche e soprattutto in Italia. Registriamo una adozione massiva che sta cambiando i connotati del data center. Un cambiamento verso il quale proprio system integrator e sviluppatori devono farsi trovare pronti con nuove forme di collaborazione, idee e soluzioni».

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