Hacker vs Sony, il commento di Kaspersky

Il commento di un esperto come Eugene Kaspersky in merito all'attacco hacker nei confronti della Sony.

Autore: Redazione ChannelCity

In merito all'attacco alla Sony da parte di Hacker arriva il commento di Eugene Kaspersky, esperto di sicurezza nonché fondatore della società di antivirus Kaspersky e attuale Ceo della società.
L’attacco a Sony è stato probabilmente il primo a puntare così in alto. L’aspetto per me più preoccupante è che questo gruppo criminale sta minacciando di condurre attacchi terroristici. Non so se ci sia veramente un collegamento tra questo gruppo e i terroristi, ma la minaccia fa pensare che gruppi di hacker con motivazioni politiche potrebbero utilizzare sistemi terroristici. La possibile fusione tra gruppi di hacktivisti e le tradizionali organizzazioni terroristiche per me è da anni una preoccupazione. Certo, un simile attacco all’industria dell’intrattenimento è estremamente dannoso e costoso, ma probabilmente non quanto un attacco alle infrastrutture critiche. Ad ogni caso, è un segnale molto forte del fatto che anche le aziende IT più avanzate non sono immuni agli attacchi informatici e dobbiamo, quindi, prepararci a seri e gravosi attacchi in futuro. Sfortunatamente, non è semplice dire quale settore o azienda sarà il prossimo obiettivo”, ha dichiarato Eugene Kaspersky, CEO di Kaspersky Lab.
Inizialmente Sony Pictures Entertainment è stata hackerata da un gruppo che si pensava fosse alleato alla Corea del Nord. Senza un ordine apparente, gli hacker hanno iniziato a rilasciare una raccolta di informazioni private, compresi film, script per film futuri, informazioni sanitarie sensibili degli impiegati e spool delle email interne. Infine gli hacker hanno minacciato di attaccare i cinema durante la videoproiezione di “The Interview”.
Regal Cinemas – una tra le maggiori catene di cinema negli Stati Uniti – ha infatti dichiarato che non avrebbe proiettato il film e Sony ha infine deciso di rimandare il lancio.
E’ possibile trovare maggiori dettagli leggendo il blogpost di Kaspersky Lab su Securelist.

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