Canalys, tablet peggio del periodo pre-pandemico

Le spedizioni di questi dispositivi scendono al di sotto dei livelli pre-pandemia, con un calo del 18%. La domanda complessiva di tablet dovrebbe riprendersi gradualmente nella seconda metà del 2023 e accelerare nel 2024, con le spedizioni che si manterranno al di sopra dei livelli pre-pandemici

Autore: Redazione ChannelCity

Secondo gli ultimi dati di Canalys, nel primo trimestre del 2023 le spedizioni globali di tablet sono diminuite del 18% rispetto all'anno precedente, raggiungendo 31,7 milioni di unità. Si tratta del numero più basso di spedizioni dall'inizio della pandemia nel primo trimestre del 2020, quando le forniture e la distribuzione sono state pesantemente interrotte. Sebbene nel breve periodo le spedizioni si attesteranno sui livelli precedenti alla pandemia, i vendor beneficeranno delle opportunità offerte dal segmento consumer premium e dall'aumento dell'utilizzo in ambienti commercial e scolasticiIl forte calo nel primo trimestre del 2023 ha fatto seguito a un trimestre in cui la forte attività promozionale ha contribuito a tenere a galla il mercato con una crescita dell'1%. "Un calo della domanda di tablet dopo le festività è sempre previsto, ma questa volta la riduzione della spesa dei consumatori, dovuta all'alta inflazione, è stata molto forte", ha dichiarato Himani Mukka, Research Manager di Canalys. "Inoltre, c'è una correzione più strutturale, in quanto i massicci stimoli della domanda durante la pandemia si sono in gran parte esauriti. Di conseguenza, i vendor di tablet e i rivenditori stanno dando la priorità alla gestione degli alti livelli di inventario, mentre ricalibrano le aspettative per una domanda più modesta e prevedibile. Tuttavia, la base installata globale di tablet è cresciuta in modo massiccio negli ultimi due anni, per cui esistono notevoli opportunità di far risalire gli utenti nella catena del valore con gli aggiornamenti futuri. I vendor hanno iniziato a presentare prodotti che offrono esperienze d'uso di livello superiore, grazie all'innovazione dei chipset, a display migliori per il consumo di contenuti o a funzioni di produttività migliorate. Anche il rafforzamento dell'importanza del tablet all'interno di un ecosistema di dispositivi interoperabili sarà importante per mantenere lo slancio della tendenza agli stili di lavoro ibridi. Vendor come Huawei, OPPO e Xiaomi hanno perseguito con successo questa strategia".
"Oltre ai consumatori, i produttori di tablet vedranno anche le future opportunità di crescita derivanti dalle implementazioni commercial e scolastiche", ha affermato Mukka. "Le imprese e il settore pubblico hanno registrato una certa stagnazione negli acquisti a causa delle sfide economiche, ma i budget sono destinati a rimaterializzarsi. La domanda di istruzione nei mercati asiatici sarà un importante motore di volume, in particolare per i dispositivi Android di fascia medio-bassa, mentre la digitalizzazione in settori verticali come la sanità e l'industria manifatturiera consentirà il passaggio di alcuni carichi di lavoro ai tablet. La domanda complessiva di tablet dovrebbe riprendersi gradualmente nella seconda metà del 2023 e accelerare nel 2024, con le spedizioni che si manterranno al di sopra dei livelli pre-pandemici".La classifica dei vendor

Gli iPad sono rimasti in testa al mercato mondiale dei tablet con 12,4 milioni di unità spedite, con un calo del 17% rispetto all'anno precedente. La forte spinta a 'riempire' il canale nel trimestre precedente e la mancanza di nuovi lanci nel Q1 hanno portato a un trimestre relativamente in sordina per gli iPad. Samsung ha mantenuto il secondo posto con 6,7 milioni di unità spedite, registrando un calo del 14%. Al terzo posto Amazon ha spedito 2,5 milioni di unità, registrando un calo del 30% rispetto all'anno precedente. Lenovo si è assicurata per un soffio il quarto posto, ma ha subìto il calo maggiore tra i primi cinque venditori, con le spedizioni di tablet scese del 37% a 1,9 milioni di unità. Huawei si è piazzata al quinto posto con un calo relativamente modesto del 4%, sostenuto dalla forte domanda nel suo mercato nazionale, la Cina.


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