Endpoint security, la sfida di Android Enterprise e Motorola Mobility: «così mettiamo al sicuro il nuovo centro di gravità aziendale»

Endpoint security: dalla collaborazione tra Motorola, Android Enterprise con la regia di un distributore a valore come Computer Gross nasce una strategia destinata ad aprire importanti opportunità di business per System Integrator e reseller. L’intervista esclusiva con Antonio Alonso Daroca, Android Enterprise Business Development Manager Emea in Google e Mario Levratto, B2B Sales Account Executive Motorola Mobility (a Lenovo Company)

Autore: Marco Maria Lorusso

Endpoint security ovvero protezione di quella infinita e, spesso incontrollabile, marea di device di ogni forma e dimensione a cui, complice l’accelerazione digitale post covid, abbiamo imparato ad affidare buona parte della nostra vita personale e professionale.

Smartphone, tablet, notebook a cui chiediamo di aprire, animare i nostri profili social e, allo stesso tempo, le piattaforme gestionali, i sistemi di collaboration, i conti correnti delle nostre aziende…

Una rivoluzione inevitabilmente accelerata da questa fase di ripartenza in cui lo spazio digitale si distribuisce e disintegra ogni perimetro fisico.

Una rivoluzione che, altrettanto inevitabilmente, dati del Clusit alla mano (la più importante associazione italiana dedicata alla sicurezza informatica), ha da tempo aperto falle spaventose a livello di vulnerabilità delle infrastrutture ICT di grandi e, soprattutto, piccole imprese…

Un panorama che, tutti, nessuno escluso, stiamo pagando ad un carissimo prezzo fatto spesso di blocchi, furti, danni di reputazione irreparabili.

Allarme Endpoint security, la risposta di Motorola, Google e Computer Gross

Esattamente al centro, nel cuore di questa sfida cruciale, e di un allarme senza precedenti, si incrociano le strade di tre protagonisti del mercato ICT enterprise, tre realtà che, oggi, hanno dato vita ad una strategia che sta cambiando gli equilibri e le dinamiche del business di tantissimi system integrator, reseller… impegnati nella sfida di proteggere proprio gli endpoint delle imprese italiane.

Hardware, software, innovazione, sicurezza, valore, supporto, competenze, certificazioni, sistemi di gestione degli endpoint, idee chiare… ecco la pasta di cui è fatto l’ecosistema che hanno acceso Motorola, Google (con il suo sistema operativo Android) e Computer Gross.

Un ecosistema che ci siamo fatti raccontare, nel corso di una preziosa intervista esclusiva, da due manager di grande esperienza come Antonio Alonso Daroca, Android Enterprise Business Development Manager Emea in Google e Mario Levratto, B2B Sales Account Executive in Motorola.


Allarme Endpoint security, prima di tutto il motore: Android Enterprise e la forza dell’agilità

Il tassello, la parte di ecosistema che Google ha fortemente voluto mettere a fattor comune con Motorola e Computer Gross prende il nome di Android Enterprise.

«Si tratta di una piattaforma espressamente pensata per permettere a qualsiasi impresa di gestire i propri device in maniera sicura e affrontare la sfida di spegnere l’allarme cyber che tutti stiamo vivendo – racconta Antonio Alonso Daroca -. Tutto ruota intorno ad un sistema operativo come Android che grazie alla sua straordinaria “apertura” permette di integrare, entrare, gestire ogni forma e dimensione di dispositivo:, tablet, smartphone. Una chiave decisiva per una fase, come quella che stiamo vivendo dopo la fase più acuta della pandemia, in cui tornano gli incontri, il lavoro in presenza. Una fase nuova dunque in cui tutti ormai chiediamo e pretendiamo di poter fare tutto a prescindere dal luogo in cui ci troviamo: ufficio, ristorante, ospedale, negozio, mare, montagna…

Non deve insomma più fare differenza, devo poter “fare” cose personali ma, allo stesso tempo, lavorare in totale agilità e soprattutto sicurezza. Ed è qui che entra in gioco una piattaforma come Android Enterprise, che permette alle imprese, anche alle più piccole, di gestire, in totale sicurezza, sia la sfera personale sia la sfera professionale dei propri dipendenti, collaboratori sullo stesso dispositivo».

Una possibilità che, oggi, molte imprese, soprattutto di piccole e medie dimensioni, conoscono poco. «Proprio così – racconta il manager - l’errore più grande che soprattutto una piccola impresa possa commettere oggi è quello di non gestire la sicurezza del proprio parco di smartphone e device mobili. Da quello che vediamo spesso anche l’80 per cento delle PMI non adotta soluzioni di mobile device management e questo vuol dire esporsi a gravissimi rischi perché dati, identità, vita personale e vita professionale finiscono per mescolarsi in maniera difficile da districare e orientare.

La nostra risposta è in una strategia che è in grado di tenere distinti i due profili, personale e professionale, sullo stesso dispositivo e nella maniera più flessibile possibile, il tutto, sempre grazie ad Android Enterprise, gestibile centralmente in totale facilità. Un aiuto concreto per le imprese di piccole dimensioni»

Allarme Endpoint security, così Android Enterprise lo trasforma in una opportunità straordinaria per i system integrator

Ma c’è di più. Parliamo infatti di un grande aiuto per le PMI ma anche di una enorme opportunità di business per tutti i system integrator e reseller. «Si tratta di un mercato con enormi potenzialità – racconta Daroca – su cui siamo arrivati con un focus preciso e partner di altissimo livello come Motorola e Computer Gross. Abbiamo creato una serie di certificazioni fondamentali per i partner. Tra queste va sicuramente menzionata Android Enterprise Recommended. Non è solo un marchio di qualità: è una lista selezionata di fornitori di servizi e dispositivi che soddisfano i rigorosi requisiti aziendali di Google.

Grazie a questa certificazione, abbiamo lavorato moltissimo al fianco di Motorola, che ha messo a sul mercato una linea di dispositivi, come i ThinkPhone che sono espressamente pensati per le imprese. Un altro strumento perfetto per unire le strategie di Google, Motorola e Computer Gross è poi la registrazione Zero Touch che consente di implementare Android su larga scala, così le organizzazioni possono dotare i propri dipendenti di dispositivi mobili con facilità. La registrazione Zero Touch consente al personale IT di implementare collettivamente i dispositivi aziendali senza configurare manualmente ogni singolo dispositivo.

Gli utenti devono soltanto aprire la confezione e iniziare a usare il dispositivo, su cui saranno già impostate le funzioni di gestione, le app e le configurazioni e in questo il ruolo di partner e distributore è vitale. Si tratta senza alcun dubbio di un ecosistema perfetto per generare valore sul mercato»

Endpoint security: l’hardware perfetto per il software perfetto, la scommessa di Motorola

Detto della componente software, del cuore operativo di questo ecosistema, tocca poi alla parte hardware.

Componente che Motorola ha messo a disposizione di Android Enterprise, sotto forma di una gamma di dispositivi, come i ThinkPhone, espressamente pensati per rispondere alle esigenze di sicurezza, potenza di calcolo, agilità, mobilità e immediatezza. Tutte le imprese stanno sottoponendo ai propri fornitori al momento di toccare proprio il cruciale tasto “endpoint”, queste soluzioni.

«In un mondo degli affari in continua e rapidissima evoluzione – commenta Mario Levratto -, le aziende si rivolgono sempre più a soluzioni mobili per mantenere la propria forza lavoro connessa, produttiva e competitiva. Tuttavia, come diceva Antonio, ci sono più endpoint e attività critiche da gestire che mai. Per stare al passo con queste esigenze, sono molteplici i divari da colmare: quello tra dispositivi gestiti e non gestiti; quello fra informazioni personali e dati sensibili; il divario fra la libertà di navigazione e la sicurezza; quello fra le aspettative dell'IT e le effettive necessità di gestione. Come Motorola, abbiamo intrapreso da tempo la strada di una piattaforma di eccellenza come Android Enterprise mettendo sul tavolo una nuova gamma di dispositivi espressamente pensati per le imprese, di cui il ThinkPhone rappresenta il modello di riferimento.

Si tratta di una serie di smartphone che adotta la versione nativa dei sistemi operativi di Android, la versione Android Stock: una dotazione che garantisce massima efficienza del dispositivo, mette a disposizione dell’utente tutto lo spazio di memoria dell’apparato, e assicura grande stabilità all’enorme numero di applicazioni che ormai vengono eseguite nativamente sui dispostivi mobile.


Un vantaggio non trascurabile connesso all’adozione di Android Stock è rappresentato da un assorbimento di energia ridotto al minimo indispensabile, che si traduce in una maggiore durata della batteria.

Think è un brand che per Lenovo ha un valore enorme storicamente e che è stato appositamente scelto per affermare sin da subito la natura enterprise - racconta Levratto - (una garanzia anche per i partner di canale soprattutto in ambito smartphone) di questa soluzione. A livello tecnico parliamo dell’eccellenza: ThinkPhone by Motorola è infatti un telefono molto leggero (solo 189 grammi); offre un ottimo feeling al tatto grazie alla finitura posteriore in fibra aramidica. Ma c’è di più, come la certificazione IP68per la resistenza a schizzi d’acqua, polvere, sporcizia, sabbia e immersione a bassa profondità ed è resistente alle cadute fino a 1,5 metri (testato secondo lo standard MIL STD 810H1).

Equipaggiato con sistema operativo Android 13, il processore è uno Snapdragon 8+ Gen1, ThinkPhone vanta una memoria RAM da 8 gigabyte e uno spazio di archiviazione da 256 gigabyte. La batteria è stata pensata per durare molto a lungo ed essere ricaricata fino al 90% in una decina di minuti, grazie al caricabatterie in dotazione da ben 68 W.
Il meglio insomma messo a disposizione di dispositivi che sono in grado di integrarsi con ogni forma e dimensione di device all’interno dello spazio di lavoro digitale. Tutto questo è possibile grazie alla collaborazione strategica con Google».

Una collaborazione strategica dunque per Motorola che si appresta ad affrontare una sfida di mercato molto importante.

«Per noi questo 2023 è un anno davvero decisivo – conclude Levratto – abbiamo sviluppato un focus fortissimo sul mondo enterprise e sul canale con investimenti, soluzioni e collaborazioni senza precedenti per qualità e impatto. Insieme a Google e Computer Gross pensiamo di avere scelto dei compagni di squadra d’eccellenza per rispondere nel modo migliore alle esigenze di performance in mobilità, integrazione e sicurezza degli utenti»


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