Wind e 3Italia, nasce il primo operatore italiano di telefonia mobile

Dalla fusione nasce il nuovo soggetto commerciale che vanta in Italia la maggiore quota di mercato nel mobile con il 33,5% di market share contro il 32,3 di Telecom Italia e il 27% di Vodafone.

Autore: Redazione ChannelCity

Qualche ora fa è stato raggiunto un accordo definitivo per la fusione - alla pari-  tra Wind e 3Italia (3) che darà vita al primo operatore italiano della telefonia mobile. Lo ha annunciato direttamente Jean-Yves Charlier, amministratore delegato della russa Vimpelcom, azienda che controlla Wind, nel corso della conference call con gli analisti sui risultati finanziari relativi al primo semestre dell'anno.
Di fatto l'accordo esecutivo è stato firmato da Hutchison, società di Hong Kong che controlla l’operatore mobile italiano 3Italia, e VimpelCom, che controlla Wind.
E sarà proprio Maximo Ibarra, attuale Ceo di Wind, ad assumere il ruolo di amministratore delegato della nuova società.
Wind fino all'annuncio era il terzo operatore italiano mentre 3Italia era il quarto posto. Ora con questa fusione diventerà il primo e i maggiori player della telefonia mobile che operano in Italia si riducono da quattro a tre: Wind-3Italia, Telecom Italia e Vodafone.
Il bacino delle due aziende ammonta o oltre 31 milioni di clienti mobili e 2,8 milioni nel fisso (di cui 2,2 milioni broadband) e dall'integrazione delle due società  - sottolinea una nota congiunta di Hutchison e di Vimpelcom - le due imprese mirano a realizzare efficienze per un valore attuale di oltre 5 miliardi di euro al netto dei costi di integrazione. I ricavi complessivi delle due società nel 2014 ammontavano a 6,4 miliardi di euro.
Il nuovo operatore vanta la maggiore quota di mercato (dati AgCom di luglio 2015 aggiornati a marzo) nel mobile con il 33,5% contro il 32,3 di Telecom Italia. Vodafone scende al terzo posto con il 27 per cento. Primato anche nelle prepagate, con il 34,9%, contro il 29,1% di Telecom e il 27,7% di Vodafone, mentre nelle Sim in abbonamento il numero uno resta saldamente Telecom Italia (45,1% contro 28,4%, Vodafone segue a 24,4%).


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