AI Act: cosa cambia dal 2 agosto 2025

Due le disposizioni chiave: istituzione delle Autorità di controllo e primi obblighi per i fornitori di modelli di intelligenza artificiale a finalità generali. L'avvocato Olindo Genovese dello Studio legale Daverio&Florio: “In Italia nessuna Autorità è ancora stata formalmente designata ed è probabile che la scadenza non sarà rispettata.”

Autore: Redazione ChannelCity

Il prossimo 2 agosto 2025 segnerà una tappa importante nel percorso verso la piena applicazione del Regolamento europeo sull’intelligenza artificiale (AI Act), la cui adozione definitiva è prevista per il 2 agosto 2026. In particolare, tra le altre, entreranno in vigore due disposizioni chiave, che coinvolgeranno sia gli Stati membri sia i fornitori di modelli di intelligenza artificiale per scopi generali, ma l’Italia è già in ritardo sulla tabella di marcia.

Cosa prevedono le due disposizioni?

1. Designazione delle Autorità nazionali di controllo

Entro il 2 agosto 2025, ogni Stato membro dell’Unione Europea dovrà istituire o designare un’Autorità nazionale di controllo responsabile dell’attuazione del Regolamento AI Act. Questa Autorità, che opererà in coordinamento con le altre autorità europee (tra cui il Consiglio europeo per l’IA), dovrà essere dotata di:

Nel caso dell’Italia, si prevede che l’Autorità competente venga identificata con l’approvazione del Disegno di legge sull’intelligenza artificiale attualmente in discussione. Al momento il ddl designa, quali autorità nazionali per l’intelligenza artificiale, l’Agenzia per l’Italia digitale (AgID) e l’Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN). Tuttavia, ad oggi nessuna Autorità è stata formalmente istituita ed è quindi difficile che il termine del prossimo 2 agosto venga rispettato. Inoltre, sul sito del Senato, il provvedimento risulta “collegato alla legge di Bilancio”; dunque, salvo novità, la sua approvazione dipenderà da quella di quest’ultima (31 dicembre di ciascun anno).



2. Obblighi per i fornitori di modelli di AI per scopi generali

Sempre a partire dal 2 agosto 2025, entreranno in vigore anche gli obblighi per i fornitori di modelli di intelligenza artificiale a finalità generali (General Purpose AI models). Questi soggetti dovranno:

Queste disposizioni rappresentano un primo concreto passo verso una regolamentazione responsabile e armonizzata dell’intelligenza artificiale nel mercato europeo.




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