Fiera Sicurezza 2025: TP-Link presenta le soluzioni Omada per il networking evoluto e Vigi per la videosorveglianza professionale, con Wi‑Fi 7, switch enterprise e reti GPON pensate per system integrator e PMI che puntano a servizi gestiti in cloud.
Autore: Redazione ChannelCity
Quest’anno TP-Link si è presentata a Fiera Sicurezza 2025 con un focus preciso sul valore, articolato nei due brand Omada, dedicato al business networking, e VIGI, pensato per la videosorveglianza professionale. L’obiettivo è proporre un’infrastruttura unica che integri con coerenza rete, switching e videosorveglianza, così da mettere a disposizione di system integrator e PMI una piattaforma capace di semplificare la gestione e di abilitare nuovi servizi gestiti.
Nel video Emilio Francavilla, Channel Account Manager di Omada, illustra come il portafoglio TP-Link sia ormai strutturato per coprire scenari che vanno dagli ambienti enterprise complessi ai contesti industriali difficili, fino alle realtà ricettive e alle piccole e medie imprese, con un forte accento sull’efficienza operativa ed economica delle soluzioni. La testimonianza di un partner, Francesco Elia di Willo, è poi utile per cogliere la declinazione concreta di Omada e delle reti GPON nei progetti reali, in particolare nei casi in cui la complessità tecnologica rischia di superare le competenze interne delle aziende clienti.
Sul fronte Wi‑Fi, Francavilla spiega che la novità principale di Omada consiste nell’estensione del portafoglio alla nuova generazione Wi‑Fi 7, con una gamma completa che comprende access point outdoor certificati IP68, affiancati dai classici access point indoor da soffitto e da parete. Contestualmente, la linea Wi‑Fi 6 viene ampliata con access point ultra density progettati per scenari con un numero molto elevato di client connessi, come stadi, aree concerto e grandi spazi all’aperto.
Per gestire meglio ambienti industriali, magazzini e contesti logistici, TP-Link introduce inoltre access point con antenne direzionali a 30 e 120 gradi, che consentono di concentrare la copertura dove serve e di ridurre le interferenze. In parallelo arrivano switch industriali, sia PoE sia non PoE, ottimizzati per spazi ristretti e condizioni ambientali critiche in termini di temperatura, a completamento di un portafoglio di switching che parte da modelli enterprise con routing dinamico, stacking fisico e ridondanza elettrica, passa per switch multigigabit con porte a 2,5 e 10 GbE e uplink a 25 Gb, e arriva a soluzioni per PMI, retail, HoReCa e videosorveglianza.
Per la videosorveglianza professionale il brand di riferimento è VIGI, il cui portafoglio include telecamere con ottica fissa a 4 e 8 megapixel, modelli 4G per scenari in cui non è disponibile una connettività fissa, versioni con ottica motorizzata e telecamere panoramiche a doppia lente pensate per la copertura di aree molto ampie. La gamma di NVR va da 4 fino a 64 canali, a coprire sia le piccole installazioni sia gli impianti più articolati.
La gestione di VIGI può essere interamente in cloud in modalità gratuita tramite il VMS proprietario, ma il vero valore aggiunto , come sottolinea Francavilla, è la possibilità di integrare la parte di videosorveglianza con il networking Omada, orchestrando tutto tramite Omada Central per una visione unificata dell’infrastruttura.
Tra i trend di mercato messi in evidenza, Francavilla cita l’evoluzione dei system integrator verso un modello MSP, che propone infrastrutture sempre aggiornate e performanti sotto forma di servizi ricorrenti. Omada risponde a questa trasformazione con una sezione dedicata agli MSP all’interno della piattaforma e con un controller recentemente aggiornato, reso più fluido e arricchito da un nuovo sistema di configurazione delle VLAN e funzionalità pensate per semplificare il troubleshooting.
In questo contesto, Omada diventa lo strumento con cui i partner possono standardizzare la gestione delle reti dei clienti, mediante la centralizzazione del controllo e l’offerta di servizi gestiti anche alle realtà che non dispongono di personale IT interno avanzato. La combinazione tra gestione cloud, aggiornamenti centralizzati e integrazione con VIGI punta a ridurre la complessità percepita dal cliente finale, mentre i partner possono costruire offerte scalabili e ripetibili.
Uno dei filoni più innovativi presentati in video riguarda lo sviluppo di reti GPON, con trasporto in fibra ottica passiva. Francavilla illustra il portafoglio GPON completo di Omada, che parte dalle centrali OLT a monte e arriva, a valle, ai dispositivi ONU declinati sia come access GPON sia come switch dotati di stick GPON dedicata.
Questa architettura permette ai system integrator di ottenere vantaggi ambientali quali per esempio la riduzione delle tratte in rame a favore di un’unica dorsale in fibra, e benefici economici e di spazio grazie al minor numero di device attivi necessari. L’approccio GPON è particolarmente interessante nei contesti in cui la ristrutturazione degli edifici è complessa o impossibile, perché la fibra consente la posa di cablaggi molto sottili, con un impatto minimo sulle strutture esistenti.
Nella seconda parte del video interviene Francesco Elia, Amministratore Unico di Willo e Gold Partner Omada, che descrive le principali difficoltà delle piccole e medie imprese: spesso mancano figure tecniche adeguate a gestire richieste sempre più complesse e soluzioni con una forte componente economica e infrastrutturale. In questo scenario, la proposta di Willo si basa su Omada, che offre anche switch di core L3 e soluzioni industriali in grado di aprire l’accesso a mercati finora difficili da indirizzare.
La gestione in cloud tramite controller consente di aiutare le PMI a governare la complessità in modo centralizzato e personalizzabile, adattando l’infrastruttura alle esigenze specifiche del cliente. Secondo Willo, la soluzione GPON rappresenta una svolta soprattutto dove non è possibile intervenire pesantemente sugli immobili, per esempio complessi storici o strutture ricettive, perché consente un aggiornamento tecnologico significativo riducendo l’impatto economico, il numero di dispositivi distribuiti e concentrando l’intelligenza di rete nel centro stella con apparati più leggeri in periferia.