Integrazione tra Wind e 3 Italia, la UE dà il via libera

L’integrazione di 3 Italia e WIND crea un nuvo operatore con oltre 31 milioni di clienti nel mobile e 2,8 milioni nel fisso. Pronti investimenti per 7 miliardi di euro in Italia per le infrastrutture digitali.

Autore: Redazione ChannelCity

Hutchison, azionista di 3 Italia, e VimpelCom, azionista di Wind Telecomunicazioni hanno espresso soddisfazione per la decisione della Commissione Europea di approvare la joint venture paritetica tra le due aziende.
L’integrazione di 3 Italia e WIND creerà un nuovo e più forte operatore, con oltre 31 milioni di clienti nel mobile e 2,8 milioni nel fisso (di cui 2,5 milioni broadband), che aumenterà il livello competitivo del settore e sarà in grado di soddisfare i rapidi cambiamenti di mercato, come la crescente domanda di dati e di servizi digitali.
La capacità finanziaria e la dimensione industriale della nuova realtà, con 21.000 siti e una maggiore disponibilità di frequenze, permetteranno di fornire servizi innovativi e di qualità ai clienti business e consumer in Italia. I clienti beneficeranno anche di una migliore copertura di rete, di una più veloce diffusione dell’ultra broadband mobile (4G/LTE), oltre che di una maggiore affidabilità e velocità di download.
Il nuovo operatore che nascerà dalla joint venture beneficerà di significative economie di scala e di sinergie che permetteranno di sbloccare investimenti per 7 miliardi di euro in infrastrutture digitali in Italia. Inoltre, il contributo fornito dalla joint venture allo sviluppo della banda ultra larga mobile giocherà un ruolo importante nel conseguimento degli obiettivi dell’Agenda Digitale varata dal Governo italiano, che prevede di portare 100 Mbps all’85% della popolazione entro il 2020. L’investimento sarà anche complementare al progetto Enel Open Fiber, già sostenuto da WIND.
L’integrazione realizzerà importanti efficienze per un valore attuale di oltre 5 miliardi di euro, al netto dei costi di integrazione. I ricavi complessivi delle due società nel 2015 ammontavano a 6,25 miliardi di euro. Il merger, in generale, rappresenta una delle più grandi operazioni di M&A realizzate in Italia dal 2007.
Il completamento dell’operazione, soggetto all’approvazione degli organi regolamentari nazionali, dovrebbe realizzarsi entro il quarto trimestre del 2016.

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