Uno dei primi
malware mobile diffusi via internet è stato generato da un
hacker ucraino nel 2004. I cybercriminali sembravano aver perso interesse per questo tipo di programmi, ma dal giugno 2009 al giugno 2010, è stato rilevato che il
35% dei malware presente sugli
smartphone risultava essere diffuso via internet.
Esiste una spiegazione perfettamente logica per spiegare questa tendenza - gli smartphone stanno diventando sempre più popolari. Nel 2009, la quota di mercato mondiale della telefonia mobile relativo alla vendita di smartphone era pari al 14,2% e, secondo i dati
Gartner si prevede che tale crescita continuerà sino a raggiungere il
18,6%.
I nuovi malware mobile vantano una vasta gamma di funzionalità, come ad esempio la capacità di scaricare altri file dannosi, rilevare le connessioni internet o crearne di nuove, sfruttare
URL di reindirizzamento ed effettuare attacchi
phishing.
Una ricerca di
Kaspersky Lab ha dimostrato che le
botnet generate da infezioni da dispositivi mobili sono molto simili alle botnet standard, cioè possono inviare
spam, sottrarre le
password di molti utenti, eseguire attacchi
DDoS su cellulari, ecc. La versione completa della relazione è disponibile
qui.