RIM, e il suo BlackBerry cedono all'Arabia Saudita. Il produttore canadese dello smartphone ha raggiunto un accordo sui suoi servizi criptati di messaggeria per evitare il blocco imposto dal paese
arabo. Lo hanno rivelato alle agenzie internazionali funzionari di tre società di telecomunicazioni saudite impegnate in questi ultimi giorni in un negoziato serrato che ora si sarebbe concluso con un compromesso.
"E' stato trovato virtualmente un accordo con l'Arabia saudita e ora si stanno mettendo a punto gli ultimi dettagli", ha spiegato il funzionario di uno dei tre operatori di telefonia mobile del paese, che però ha preferito mantenere l'anonimato. La tv satellitare Al-Arabiya, citando una fonte saudita, ha riferito che RIM, il produttore del Blackberry, ha dato un consenso di massima per fornire alle autorità del paese un software per decifrare i messaggi e le email che vengono inviati tramite lo smartphone.
Dunque l'
Arabia Saudita non scherzava quando minacciava di
bloccare i servizi BlackBerry ritenuti pericolosi per la
sicurezza nazionale: come da annuncio,
la decisione è stata messa in pratica poche ora fa.
Da qualche ora, infatti, terminali prodotti da
Research In Motion funzionano "solo" come telefono e per navigare sul web: il servizio di
instant messaging finito sotto esame della autorità arabe è stato disabilitato. Anche gli
sms e le
email sono state sospese. Le prime
conferme arrivano direttamente dal territorio saudita, dove diversi utenti hanno segnalato che nel pomeriggio il servizio di messaggistica istantanea ha smesso di funzionare.
Gli
Emirati Arabi, l'altra nazione che con l'Arabia ha cominciato la battaglia contro RIM, confermano la data di stop prevista per l'
11 ottobre. Tutto questo mentre la questione rischia di creare
tensione anche a livello politico: il Segretario di Stato Usa,
Hillary Clinton ha difeso RIM, precisando come la sicurezza nazionale di un paese non debba pregiudicare i diritti dei cittadini a usare liberamente un servizio.
La Clinton ha anche annunciato un
incontro fra esperti americani e arabi per tentare di trovare una soluzione al contenzioso.
RIM, e il suo BlackBerry cedono all'Arabia Saudita. Il produttore canadese dello smartphone ha raggiunto un accordo sui suoi servizi criptati di messaggeria per evitare il blocco imposto dal paese arabo. RIM, dunque ha dovuto mutare la sua posizione di non-cooperazione. La società che fino a qualche ora fa non intendeva cedere su quello che considera un proprio punto di forza e una promessa nei confronti degli utenti - la sicurezza dei dati - ha dovuto fare un rapido dietro front.