Un recente brevetto depositato da Apple presso le autorità americane parla di una tecnologia che impedirebbe usi "non autorizzati" di iPhone e iPad: parte la lotta al Jailbreaking?
Autore: Andrea Sala
Che Apple non tollerasse il Jailbreaking era ben noto. Ora però la società sta passando a misure più concrete. La recente notizia del deposito di un particolare brevetto presso le autorità americane competenti non fa che confermarlo: la denominazione della tecnologia è "sistemi e metodi per identificare utenti non autorizzati su un dispositivo elettronico". Di cosa si tratta? Il brevetto raggrupperebbe sistemi e meccanismi sviluppati da Apple per impedire agli utenti di effettuare "usi non autorizzati" dei suoi device. Fra questi, oltre al furto di un dispositivo al suo legittimo proprietario, è contemplato anche il celeberrimo Jailbreak. La tecnologia depositata permetterebbe di identificare gli utenti "colpevoli" di usi non autorizzati attraverso diversi metodi: dalle coordinate GPS alle foto dell'ambiente circostante, dalla frequenza cardiaca dell'utente alla registrazione della sua voce. E ce ne sono molti altri. Dopo aver raccolto tali informazioni, poi, il sistema sarebbe anche capace di "chiedere aiuto". Come? Inviando una e-mail o un messaggio su Facebook, Twitter oppure ad altri servizi sul web. La tecnologia brevettata, inoltre, è capace anche di limitare l'accesso ad alcune features del dispositivo: applicazioni, browser, rubrica e altre funzionalità potrebbero venire disabilitate. Fino a quando l'utente non si identifica. Sebbene il fine ultimo del brevetto sia proteggere chi ha subito un furto, il Jailbreak è espressamente citato fra gli usi "non autorizzati". Questo nonostante una Corte americana abbia già decretato come "legale" la pratica tanto osteggiata da Apple. Ma non è tutto. L'accesso a fotografie, dati sulla posizione e registrazioni vocali potrebbe anche violare la privacy degli utilizzatori. Si tratta forse di uno dei molteplici brevetti depositati da Cupertino e destinato alle ragnatele? Di sicuro non parte con il piede giusto.
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