Raid Nato Libia, ucciso il figlio di Gheddafi e Ambasciata italiana attaccata per ritorsione

A cadere sotto le bombe è stato Seif al-Arab, 29 anni, il più giovane degli otto figli di Muammar Gheddafi. La Russia è stizzita sull'escalation dei bombardamenti e l'Ambasciata italiana è stata attaccata: la Farnesina conferma.

Autore: Redazione ChannelCity

La Nato in Libia ha fatto una vittima illustre. A cadere sotto le bombe è stato Seif al-Arab, 29 anni, il più giovane degli otto figli di Muammar Gheddafi. La Russia si dice stizzita sull'escalation dei bombardamenti e l'Ambasciata italiana è stata attaccata: la Farnesina conferma.
Attacchi vandalici, infatti, si sono verificati stamani contro gli edifici di alcune ambasciate straniere a Tripoli, tra cui anche l'Ambasciata del nostro paese. Lo conferma la Farnesina sottolineano che queste azioni ''non indeboliranno la determinazione dell'Italia a continuare la propria azione, insieme agli altri partner, a difesa della popolazione civile libica in ottemperanza alla risoluzione 1973 delle Nazioni Unite''.
Qui in questo video di Euronews, cosa rimane della casa colpita:


La Russia, nel frattempo, si dice stizzita sull'escalation dei bombardamenti della coalizione e denuncia l'uso "sproporzionato" della forza da parte della Nato in Libia e mette in dubbio che i raid aerei della coalizione non abbiano come obiettivo l'eliminazione di Muammar Gheddafi. Lo riferisce una nota del ministero degli Esteri russo.


Seif al-Arab,  il più giovane degli otto figli di Muammar Gheddafi e senz'altro quello meno noto, è nato dalla seconda moglie di Gheddafi, Safiya Farkash, un'ex infermiera. Quando il missile Nato ha colpito la sua abitazione, stava giocando e parlando con il padre, la madre, i suoi nipoti e altri amici e nel bomabardamento dovrebbero aver perso la vita anche tre degli undici nipoti di Gheddafi.
"Saif al-Arab stava giocando e parlando con suo padre, la madre, i suoi nipoti e altri amici quando è stato attaccato, senza aver commesso alcun crimine", ha commentato il portavoce libico.
Dunque ancora una volta è sfiggito miracolosamente l'obiettivo principale, il Rais, che sembra avere sette vite come i gatti e che solo ieri aveva minacciato l'Italia dichiarando "Che avrebbe portato il conflitto in Italia".
All'annuncio della illustre vittima gli insorti di Misurata e di Misurata hanno iniziato i festeggiamenti, un segnale tangibile che dimostra ancor auna volta come tra le due fazioni non ci sia possibilità di un cessate il fuoco e che l'obiettivo finale degli insorti è quello di avere una Libia senza Gheddafi, e famiglia.

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