Dopo che alle 20.33 si è registrata una scossa di magnitudo 4.9 con epicentro tra Emilia e Veneto ma con ripercussioni in tutto il Nord Italia, le Ferrovie hanno comunicato che dalle 20.45 è stata sospesa la circolazione ferroviaria sulla linea tra Bologna e Verona per accertamenti.
In verità le scosse sono state due a distanza di circa venti minuti tra la prima e la seconda, più forte, che è stata localizzata a soli 15 km di profondità. L'epicentro si trova a 34 km a nord di Bologna, a 58 km da Verona e
secondo i rilievi dell'Ingv, è stato registrato in provincia di Rovigo, tra Castelmassa e Ficarolo, a una profondità di 5,5 chilometri. Più superficiale la scossa delle 20,22, con epicentro a 1,5 chilometri di profondità, tra Castelmassa e Sermide, a cavallo delle province di Rovigo e Mantova
Una scossa, seppure definita "leggera" dagli esperti, che si è avvertita distintamente
in tutto il Nord Italia in una vastissima zona che comprende
Lombardia, Liguria, Emilia Romagna, Piemonte e il Veneto.
Le città che hanno percepito il terremoto sono moltissime: Milano, Padova, Genova, Novara, Bologna, Reggio Emilia, Modena, Parma, Bergamo, Brescia e Verona, secondo le prime testimonianze la scossa era comunque molto lieve, anche se avvertita distintamente nei piani alti dei caseggiati. Parecchie sono state le telefonate ai centralini di Vigili del Fuoco, Polizia e Carabinieri ma al momento sono in corso diverse rilevazioni per determinare intensità e raggio di interesse del fenomeno. Al momento, fortunatamente, non si registrano feriti o danni.
Anche l''università di Genova ha rilevato una lieve scossa di magnitudo di 3.3 e ipotizza un epicentro tra Chiavari e Piacenza, a una profondità di 5-10 km, questo almeno secondo quanto riporta il sito del quotidiano Il Secolo XIX.