Come non detto: i 46 siti web pirata oscurati dalla Guardia di Finanza in seguito alla nuova direttiva AgCom sul copyright sono ora nuovamente raggiungibili.
Ieri avevamo scritto in merito all'operazione della Guarda di Finanza, che in seguito a una attività investigativa
aveva oscurato ben 46 siti Web. Questi, precedentemente oscurati in seguito alla nuova direttiva
AgCom sul
copyright, sono ora
nuovamente raggiungibili.
Perché la
Guardia di Finanza avrebbe fatto marcia indietro? Questo cambio di rotta si sarebbe reso necessario a causa del fatto che il sequestro delle risorse colpite dall'azione delle Fiamme Gialle avrebbe riguardato anche un gran numero di siti Internet che condividevano
gli stessi indirizzi IP ma non praticavano alcuna attività illegale.
Alcuni provider avrebbero perciò reso le pagine incriminate nuovamente accessibili, altri avrebbero convertito il blocco IP in un
blocco DNS, modalità nota per essere facilmente aggirabile.
Dato che la modifica dei DNS da parte degli utenti per raggiungere i siti Web oscurati non è di per sè una procedura illegale, si dovrà trovare un altro modo per
oscurare le piattaforme coinvolte nell'operazione, altrimenti esse rimarranno fruibili e potranno proseguire indisturbate nella loro attività illecita.
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