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Equo compenso, confermata la tassa sugli smartphone e tablet

Il Ministro Dario Franceschini ha dichiarato che ci saranno sicuramente aumenti sui dispositivi tecnologici e la SIAE potrebbe richiedere 5 Euro per ogni smartphone e tablet venduto.

Mercato
Si torana a parlare del balzello su tablet e smartphone e emergono, ancora una volta cattive notizie per gli high-tech addicted: il Ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha dichiarato che ci saranno sicuramente aumenti sui dispositivi tecnologici
Nello specifico, Franceschini ha affermato che è necessario rivedere le tabelle sull’equo compenso risalenti al 2009 e che non sono state aggiornate nel 2012. Per stabilire quale sarà l’effettivo valore degli aumenti, sarà organizzato un incontro con Associazioni, SIAE ed i diversi rappresentanti del settore industriale.
Secondo alcune indiscrezioni, le richieste SIAE dovrebbero attestarsi intorno ai 5 Euro per ogni smartphone e tablet venduto. Non vi sono ancora certezze in merito, ma è stato calcolato che grazie a questi aumenti, la SIAE passerebbe dagli attuali 80 milioni di Euro all’anno ad una quota compresa tra i 120 ed i 200 milioni.
Si tratta di un valore decisamente troppo elevato, soprattutto se si considera che nei 23 paesi dell’Unione Europea dove viene applicata la stessa norma, nel 2012  sono stati raccolti complessivamente 600 milioni di Euro. L’equo compenso rischia perciò di non essere per nulla “equo” e di trasformarsi in un grande salasso per la filera dell'IT,
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