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La fattura elettronica piace, ma ci sono ancora tanti errori

Alla data del 18 febbraio sono state inviate 230 milioni di e-fatture da parte di 2,3 milioni di operatori. Un dato che certifica che rispetto al mese di gennaio gli invii sono più che raddoppiati e che la Lombardia, con circa 80 milioni di e-fatture, si aggiudica il primo posto di 'regione digitale'. Però non si può parlare ancora di normalità visto che il 4,43% degli invii non è andato a buon fine per errori nella compilazione, come indicazione di partita Iva errata, codice destinatario errato

Mercato
A giudicare dai dati si può affermare che la Fattura Elettronica piace. Infatti quelle che vengono ormai comunemente chiamate E-fatture sono più che raddoppiate nei primi 18 giorni di febbraio. Di fatto l'ultimo giorno per l’invio da parte dei contribuenti mensili delle fatture relative alle operazioni effettuate a gennaio mostra un trend in forte ascesa con 228 milioni di file inviati da parte di oltre 2,3 milioni di operatori: in pratica, circa 100 e-fatture a operatore.
Però non si può parlare ancora di normalità visto che il  4,43% degli invii non è andato a buon fine per errori nella compilazione, come indicazione di partita Iva errata, codice destinatario errato, fattura duplicata, errore nell’estensione del file, due o più fatture con lo stesso nome.
In totale, sono state rilasciate 7 milioni di deleghe per i servizi del sistema Fatture e corrispettivi, di cui 2 milioni tramite gli uffici delle Entrate e 5 milioni attraverso le altre modalità (area riservata del sito internet delle Entrate, pec).
A quota 3,6 milioni, invece, le registrazioni dell’indirizzo telematico: si tratta del servizio che consente agli utenti di registrare l’indirizzo pec o il codice destinatario di 7 cifre al quale lo Sdi indirizza in maniera automatica tutte le fatture elettroniche.
Sono 3,3 milioni, infine, le richieste di generazione del Qr code da mostrare al fornitore tramite smartphone, tablet o su carta, per consentirgli di acquisire in automatico i dati del cliente.

Le e-fatture per attività

Il settore più interessato dalla trasmissione delle fatture elettroniche è quello del commercio all’ingrosso e al dettaglio-riparazione di autoveicoli e motocicli, che fa registrare, sempre al 18 febbraio, 55.750.194 invii da parte di 550.039 operatori. Nel settore delle manifatture sono oltre 20 milioni le fatture trasmesse (20.236.052), mentre superano la soglia dei 10 milioni i file inviati da parte di attività di noleggio, agenzie di viaggio e servizi di supporto alle imprese (10.490.684) e toccano quota 7,7 milioni quelli inviati nel settore del trasporto e magazzinaggio (7.741.565). Con riguardo invece alla platea degli operatori coinvolti, tra i più attivi, dopo concessionarie e autofficine, troviamo liberi professionisti (338.691), costruttori (269.972), manifatture (269.600), agenti immobiliari (142.627), alberghi e ristoranti (121.171).

La Lombardia guida la classifica regionale

Lombardia prima in classifica per numero di fatture trasmesse, con oltre 80 milioni di invii (81.180.119), seguita dal Lazio (51.235.686 invii), e dall’Emilia-Romagna (13.524.740).
Tra le regioni del Nord bene anche Veneto (12.153.873 invii) e Piemonte (12.009.929). L’Italia centrale vede la Toscana superare la soglia di 8 milioni di fatture inviate (8.048.074), seguita dalle Marche (3.103.146) e dall’Umbria (1.792.741). Al Sud la Campania fa registrare quasi 7 milioni di invii (6.947.742), la Sicilia raggiunge quota 4.696.895, mentre in Puglia sono 4.344.587 le fatture inviate al sistema.
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