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Silvio Berlusconi: "non mi candiderò più". Farò il presidente del Milan o del partito

Lo scrive oggi il quotidiano "La Stampa", riportando le parole del Presidente del Consiglio. "Vedo solo le elezioni all'inizio di febbraio, elezioni a cui non mi candiderò più", ha detto Berlusconi, secondo quanto scrive il giornale torinese.

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Dopo l'annuncio delle proprie dimissioni,  dopo l'approvazione della legge di Stabilità, come concordato ieri con il capo dello Stato, Giorgio Napolitano,il Premier Silvio Berlusconi non si ricandiderà alle prossime elezioni.
Lo scrive oggi il quotidiano "La Stampa", riportando le parole del Presidente del Consiglio in un colloquio col direttore del giornale, Mario Calabresi. "Appena sarà approvata la legge di stabilità mi dimetterò e, siccome non ci sono altre maggioranze possibili, vedo solo le elezioni all'inizio di febbraio, elezioni a cui non mi candiderò più", ha detto Berlusconi secondo quanto scrive il giornale torinese.
berlusconi--1.jpg"Il candidato premier del centrodestra sarà il segretario del Pdl Angelino Alfano. E' accettato da tutti e sarebbe sbagliato bruciarlo adesso e immaginare un governo guidato da lui".
Ieri era stata proprio la Lega Nord a chiedere a silvio Berlusconi di fare "un passo di lato" e di sostenere un nuovo esecutivo guidato appunto dall'ex ministro della Giustizia.
"Farò il padre fondatore del mio partito e magari mi rimetterò a fare il presidente del Milan", dice più avanti Berlusconi, aggiungendo però: "Beh, magari potrò dare una mano in campagna elettorale, quella è una cosa che mi è sempre riuscita benissimo".
Nel colloquio con il direttore Calabresi, il premier ricorda di essersi "impegnato con l'Europa" ad approvare le nuove misure anti-crisi, e si appella all'opposizione affinché le sostenga in Parlamento. Dopodiché, Berlusconi vede un'unica possibilità, quella del voto anticipato.
"Certo, il Capo dello Stato farà le consultazioni ma io non vedo maggioranze alternative possibili: da un lato io non intendo fare un governo con il Pd, non voglio certo chiudere andando con loro, dall'altro il leader dell'Udc Pier Ferdinando Casini ha detto chiaramente che un accordo con noi non gli interessa e allora la matematica mi dice che non ci sono altre strade", dice Berlusconi.
"Resta solo la via maestra, quella delle elezioni", conclude il suo pensiero Berlusconi.  
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