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Sciopero pubblico impiego, a rischio scuola, sanità e servizi postali

Lunedì 19 dicembre sciopero nazionale unitario indetto dai sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil. Incrociano le braccia i lavoratori del servizio pubblico della scuola, sanità e servizi, come le Poste. Garantiti i servizi urgenti come il pronto soccorso.

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Dopo il venerdì nero del settore trasporti (con adesioni che hanno sfiorato il 98%) oggi, lunedì 19 dicembre, incrociano le braccia i dipendenti del settore pubblico ovvero scuola, sanità, poste. Di fatto sono a rischio i servizi pubblici.
Infatti, lunedì 19 dicembre, per lo sciopero nazionale unitario indetto dai sindacati di categoria di Cgil, Cisl e Uil, si fermano i lavoratori pubblici: lo sciopero sarà di 8 ore mentre per il settore della conoscenza le modalità sono diverse: per la scuola sarà di un'ora (al termine delle lezioni o del servizio) mentre per i lavoratori dell'università, della ricerca e Afam (Alta formazione artistica, musicale e coreutica) sarà per l'intera giornata. Per quanto riguarda la sanità, ad incrociare le braccia saranno anche i medici e i veterinari. Sono garantite le prestazioni essenziali e le urgenze ed il servizio di pronto soccorso.
sciopero-pubblico-impiego-a-rischio-scuola-sanita--1.jpgDisagi in vista anche per gli uffici pubblici. Oggi ritirare un certificato all'Anagrafe o un qualsiasi altro documento potrebbe risultare difficile. Sono previsti possibili problemi anche per chi dovrà pagare bollette o spedire pacchi alle Poste. Sempre per lunedì è infatti in programma lo sciopero unitario dei lavoratori delle Poste italiane per le ultime tre ore di turno.
Stessa modalità e stesso giorno anche per i lavoratori dell'energia (elettrici, petrolio, gas-acqua): l'astensione dal lavoro per i dipendenti giornalieri è prevista nelle prime tre ore del mattino, mentre sono esentati dallo sciopero i lavoratori turnisti delle centrali di produzione elettrica, della rete e del dispacciamento, limitatamente alle prestazioni in turno. Saranno garantite le prestazioni indispensabili.
In concomitanza con lo sciopero, in tutta Italia ci saranno quindi presidi e manifestazioni per chiedere al Governo "...un cambio radicale della manovra nel segno dell'equità". I lavoratori del pubblico impiego e della conoscenza scenderanno in piazza dalle ore 9.30 alle ore 12.30.
A Roma saranno in Piazza Montecitorio dove si terrà un presidio nazionale, al quale saranno presenti, tra gli altri, i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl. Al centro della mobilitazione unitaria, la richiesta di modificare il testo della manovra durante l'iter parlamentare.
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