L'FBI ha eseguito l'ordine del Dipartimento di Giustizia americano e ha sigillato Megaupload e Megavideo, i piu' importanti e conosciuti siti Web del mondo in tema dii file sharing per film e musica online. I responsabili ora rischiano 60 anni di carcere e una megamulta milionaria.
Dopo aver assunto negli anni una posizione altalenante, e in un certo modo pragmatica, ora gli Stati Uniti hanno deciso di dichiarare guerra in modo deciso alla pirateria online. E ieri sera è scattata la prima fase di quella che si preannuncia una lunga guerra a colpi di chiusura di sale server.
L'
FBI, infatti, su mandato del Dipartimento di Giustizia americano, ha chiuso
Megaupload e Megavideo, due piattaforme iconiche in tema di attività di
file sharing, accusati di violazione della legge sul copyright.
Da sottolineare come la notizia sia uscita il un giorno dopo che siti come Wikipedia, Google e Wordpress hanno protestato contro le leggi anti-pirateria in discussione al Congresso degli Stati Uniti, le ormai famigerate SOPA e PIPA.
I quattro gestori dei siti con sede a Hong Kong, tra cui il fondatore,
Kim Dotcom, sono stati arrestati a Auckland (Nuova Zelanda) sulla base di un mandato di arresto emessi dagli Stati Uniti e ora rischiano fino a 60 anni di carcere.
Tutti sono accusati di aver provocato più di 500 milioni di dollari ai perdita ai titolari dei diritti dei file che hanno permesso di far scaricare e nel contempo di aver generato
175 milioni dollari di profitto grazie ad abbonamenti e pubblicità.
Una nota del Dipartimento di giustizia sostiene che "in oltre cinque anni l'organizzazione ha operato su siti che illegalmente hanno riprodotto e distribuito su larga scala
opere, in violazione del diritto di proprietà intellettuale, tra cui film prima della loro uscita ufficiale, musica, programmi televisivi, ebooks e software di intrattenimento".Tra gli arrestati c'è il fondatore del sito, Kim Dotcom, noto anche come Kim Schmitz, e Tim Vestor Jim Kim, un cittadino tedesco di 37 anni che abitava in Nuova Zelanda. La polizia ha arrestato anche
Batato Finn, 38 anni, responsabile marketing di Megaupload e il co-fondatore e tecnico del sito
Mathias Ortmann, 40 anni, entrambi cittadini tedeschi e un olandese di 29 anni, Bram van der Kolk. Altri tre Julius Bencko (slovacco), Sven Echternach (tedesco) e Andrus Nomm (estone) risultano ricercati dalle autorità.
Non appena appresa la notizia gli hacker di
Anonymous hanno risposto attaccando il sito dell'FBI, di Universal Music e quello del Dipartimento di Giustizia americano.
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