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Decreto Stabilità, Confesercenti protesta per gli ulteriori aggravi per le imprese

Posizione dura di Confesercenti che in una nota ribadisce la sua contraieretà al nuovo decreto stabilità. “No a violazione Statuto Contribuente. Dal 2011 già anticipati sei miliardi di imposte a carico di imprese e famiglie”.

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La decorrenza retroattiva dal primo gennaio del 2012 sui tagli alle detrazioni e alle deduzioni e l’estensione della franchigia di 250 euro anche a queste ultime, come previsto dalla bozza del Decreto Stabilità presentato lo scorso 10 ottobre, "sono una sorpresa sgradita e inaspettata, di cui l’Esecutivo non ha fatto menzione nella presentazione del ddl". A dichiararlo è una nota rilasciata da Confesercenti
"Le decisioni del Governo, se confermate, renderebbero ancora più ineguale lo scambio Irpef/Iva, fino al punto di determinare una penalizzazione per tutti i contribuenti e inoltre costituirebbero l’ennesima, clamorosa, violazione del divieto di irretroattività sancito dallo Statuto del Contribuente".
"Una violazione - continua Conferesercenti -  purtroppo, ormai seriale: lo Statuto, nei suoi 12 anni di vita, è stato derogato più di 400 volte: solo dal 2011 famiglie e imprese hanno ‘anticipato’ più di 6 miliardi di maggior gettito. A questo andrebbe aggiunto quanto “recuperato” dall’erario sui redditi del 2012 grazie ai tagli e alla franchigia su deduzioni e detrazioni, previsti dalla bozza circolante e che interesserebbero un monte di circa 5,6 miliardi di spese", conclude la nota.
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