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Videoconferenza? Piace sempre di più come strumento di comunicazione

Redshift Research ha realizzato una ricerca che rileva come tre quarti delle aziende usa soluzioni video al lavoro e chiede soprattutto migliore qualità nell’audio.

Tecnologie & Trend
Circa 1.200 top manager di dodici paesi (l’Itala non c’è, ma sono presenti sette nazioni europee) sono stati intervistati da Redshift Research, per conto di Polycom, per capire quali siano le tendenze di utilizzo della videoconferenza come strumento di comunicazione per il business.
Il quadro che emerge evidenzia come la consapevolezza sulle opportunità offerte da questo strumento sia piuttosto radicata, specie guardando all’abbattimento delle barriere e all’aumento di produttività. Tuttavia, le comunicazioni fra soggetti remoti avvengono ancora in modo largamente prevalente tramite e-mail (89%) e conference call (64%). Poco meno della metà delle aziende analizzate, comunque, ha indicato quale messo preferito la videoconferenza e la percentuale è destinata a salire nei prossimi anni.
Il 76% delle aziende utilizza in qualche modo anche il video, tant’è che il 56% partecipa a una conversazione in questa forma almeno una volta alla settimana. Nei paesi emergenti, come Brasile, India e Singapore, la proporzione sale oltre i due terzi. I tre maggiori vantaggi indicati sono una migliore collaborazione tra colleghi dislocati a livello globale (54%), una maggiore chiarezza degli argomenti in discussione (45%) e riunioni che risultano più efficaci (44%).
La diffusione di questo strumento è figlia di una maggiore possibilità di fruirne dai device utilizzati più comunemente per il proprio lavoro (e non solo). Il 75% degli intervistati utilizza desktop e portatili, mentre il 42% già si è allargati ai dispositivi mobili (fra tre anni sarà il 51%). Il marketing è l’area dove la videoconferenza è più popolare (il 64% ne fa uso settimanalmente), mentre le risorse umane (32%) sono il dipartimento dove spesso l’utilizzo diventa quotidiano.
Le esigenze di chi ha sposato il video per la comunicazione riguardano essenzialmente la possibilità di avere un audio adeguato, la semplicità d’uso degli strumenti e un buon contatto visivo con gli altri partecipanti. Ci sono però anche fattori di disturbo, come la presenza di telefoni cellulari non spenti, un collegamento da luoghi non appropriati, la tendenza a fare altre cose durante il meeting o la presenza di persone non direttamente coinvolte.
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