All'evento Channel Partner Forum, Lenovo ha delineato le proprie strategie future per i partner di canale europei, strategie che continueranno nella buona strada percorsa fin ora. Il futuro è il mercato SMB e commodity, per ora solo in Germania e Inghilterra. In attesa degli investimenti in Italia che rimane il quarto paese europeo.
Al
Channel Partner Forum 2011 Lenovo ha rinnovato il proprio impegno nei confronti dei partner di canale europei.
All'evento di Amsterdam, infatti,
la società ha annunciato l'intenzione di proseguire nella direzione intrapresa fin ora, adottando una
politica prudente ma aggressiva nei confronti del settore
retail di alcuni mercati di riferimento.
Nel
2009, infatti, l'azienda cinese ha dato il via ad una
nuova organizzazione del canale di vendita, organizzazione
unificata per offrire un supporto migliore ai partner di vendita in tutta l'Europa Occidentale: grazie alla riorganizzazione e alla rinnovata strategia di go-to-market, Lenovo ha
migliorato il proprio strumento di interazione e di comunicazione della "value proposition" ai propri Business Partner, attraverso un unico punto di contatto per il canale.
E la politica di cui sopra
continuerà ad essere sviluppata e portata avanti anche nel 2011.
L'intenzione di Lenovo è esemplificata dalle dichiarazioni di
Milko Van Duijl, Senior Vice President, Mature Markets della società: "Il canale è incredibilmente importante per la nostra strategia", ha detto Van Dujil.
E l'evento di Amsterdam è proprio
dedicato al rapporto di Lenovo con i suoi Business Partner: "Raduniamo i partner per condividere con loro le nostre strategie, i nostri cambiamenti, i nostri risultati ma soprattutto per ricevere il loro feedback riguardo a cosa può essere migliorato", ha continuato Van Duijl.
D'altro canto
la società basa molto del proprio business sul rapporto col canale, come dimostra anche la recente inclusione del team nato nel 2009 nel comparto "
Transactional Business" di Lenovo.
La strategia del colosso asiatico punta alla
crescita, certo, ma
senza dimenticare il proprio core business.
Lenovo, infatti, chiarisce subito un punto importante sul suo futuro: "
Non siamo una società di servizi, e non compreremo una società di servizi. Siamo
dediti al 100% al PC business".
Il riferimento è tutto al trend che è evidente negli storici competitor di Lenovo, ossia
HP, Acer e Dell: questi colossi, infatti, stanno sempre più scommettendo sui
servizi.
Lenovo, forte della
crescita anno su anno generata dalla strategia decisa nel 2009, ha mostrato i risultati di quest'ultima e i piani per il 2011.
Nell'anno in corso Lenovo ha annunciato un
programma di espansione e di consolidamento nei mercati di riferimento, secondo un
modello denominato "Protect & Attack": proteggere le quote di mercato investendo nell'innovazione e nella qualità dei prodotti è vitale per la società.
In questo modo, infatti, Lenovo potrà portare avanti anche le proprie
politiche "espansionistiche" nel
settore PMI e consumer, sfruttando la nuova linea di
prodotti "Idea" e tutti quei device presentati al
CES.
Pensiamo, ad esempio, al
tablet PC LePad e all'interessante
IdeaPad U1 Hybrid, oppure ai
sistemi all-in-one IdeaCentre. Il tutto senza dimenticare i propri
device a marchio "Think", device che hanno determinato il
successo di Lenovo in Cina e
nel settore business/enterprise/PA in Europa Occidentale.
Il
core-market da proteggere per Lenovo resta quello cinese, nazione in cui la società detiene il
28% del mercato e vanta una
crescita del 21% anno su anno.
L'obiettivo dell'azienda è di aumentare il profitto in questi ambiti, in modo da
espandere le quote di mercato anche nel comparto SMB e consumer: nel prossimo futuro, infatti,
Lenovo intende investire significativamente in alcuni mercati strategici per arrivare a un market-share a due cifre in poco tempo.
Questi mercati strategici citati da Van Duijl sono quelli su cui Lenovo ha intenzione di impegnarsi nel 2011 per "diventare una delle società più grandi al mondo". E per farlo, continua Van Duijl, "dobbiamo
crescere molto in fretta nel settore consumer".
Per questo la società ha annunciato
grossi investimenti anche in campagne di branding, nei due paesi europei con il miglior rapporto fra volume di mercato e market-share di Lenovo: la
Germania - dove si concentra il
14,9% del mercato nell'area EMEA e dove Lenovo detiene market-share pari al
10% - e in
UK, dove risiede il
14,4% di volume di mercato e
Lenovo controlla il 5,7% del settore (dati IDC).
La società cinese tutto sommato ha
reagito bene alla recessione, crescendo a
ritmi sempre superiori a quelli del mercato nella sua interezza, negli ultimi 4 trimestri.
Per il futuro, quindi, la linea di azione è chiara e organizzata in
due fattori chiave. Il primo consiste nel
rafforzarsi nei settori e nei mercati dove Lenovo è già una realtà consolidata. Il secondo, invece, mira all'
espansione nel settore retail e consumer, sfruttando gli accattivanti prodotti della serie Idea, gli all-in-one e i tablet con OS Android 3.0 di Google.
Il tutto dedicando sempre la
massima attenzione al canale e rafforzando il rapporto fra Lenovo e i suoi Business Partners.
In Italia la società ha intenzione di investire, rivela Van Duijl, ma solo dopo aver raggiunto i propri obiettivi in termini di market-share in Germania e Inghilterra.