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Garantire sicurezza a chi opera in mobilità

Per vendor, e distributori, le nuove minacce che vanno ad impattare gli utilizzatori di tablet e smartphone stanno facendo accelerare i produttori di antivirus anche perchè il fenomeno della consumerizzazione dell'IT in azienda mette sotto stress gli IT manager e tutta l'architettura di sicurezza industriale.

Tecnologie & Trend
"Smartphone e tablet rappresentano l'avanguardia tecnologica, ed esercitano un fascino particolare anche in azienda; parallelamente, evolve anche la sicurezza", afferma Michele Caldara, sales manager channel business di F-Secure. "Il Web cresce a ritmi costanti e molto del suo contenuto è dannoso; molte App nascondono spyware o virus. Oggi i dispositivi mobili necessitano di elevata protezione, per garantire la sicurezza online. Contenuti personali e aziendali come foto, e-mail e password sono salvati su molti dispositivi mobili, cosa che rende l'eventuale perdita di dati e il furto dell'identità una preoccupazione non da poco. È necessario far fronte a questa sfida con strumenti ad hoc".
"È un mondo nuovo, e per l'IT è una sfida per creare policy di sicurezza che mantengano la loro validità col variare dell'infrastruttura", dice Cristiano Voschion, regional channel director South Europe, McAfee. "In McAfee, ci stiamo impegnando per creare una tecnologia che aiuti le aziende ad affrontare la sfida di incorporare in modo sicuro queste piattaforme mobili nell'ambiente informatico preesistente".
"L'ingresso di terminali mobili nelle organizzazioni è una realtà, CIO e chief information security officer si interrogano su quanti siano i dispositivi nelle loro infrastrutture e su che tipo di controllo si possa avere su di essi", spiega Antonio Forzieri, Emea security solution architect di Symantec. "Symantec ha affrontato il fenomeno introducendo soluzioni che permettano alle aziende di gestire i terminali mobili, al mondo consumer di proteggere i propri terminali e agli Isp di proteggere le reti e tutelare i clienti. Molti investimenti sono stati fatti in area ricerca e sviluppo e presto le tecnologie a cui siamo abituati sugli endpoint ordinari saranno portate nel mondo dei terminali mobili". "L'accelerazione della ‘consumerizzazione' che stiamo vivendo ha allargato il raggio di competenza della sicurezza aziendale anche fuori dei confini definiti dalla topologia di una semplice rete intranet", constata Marco Ugolini, pre sales manager di Kaspersky Lab Italy. "La quantità e il tipo di informazioni che transitano dentro e fuori la rete aziendale ha dato una nuova dimensione ai paradigmi della sicurezza aziendale. Se all'inizio di questo fenomeno di uso combinato e/o parallelo fra tool aziendali e mobile device, social media, instant messaging e quant'altro, la direttiva di chi si occupa di sicurezza era quella di limitare o bloccare questo fenomeno (http://www.kaspersky.com/it/social_network_ugolini), siamo in una situazione in cui queste realtà convivono, delimitando nuovi confini di usabilità e produttività, ma anche accentuando il pericolo di minacce per la sicurezza dell'azienda. Per massimizzare la produttività e annullare i rischi correlati a questa realtà, Kaspersky Lab si è dedicata alla protezione di questi mobile device, non solo dal malware, ma anche dalla fuga di dati legata allo smarrimento o furto dei device stessi".
"Nata come protezione per il mondo consumer, la sicurezza informatica ha conquistato il mondo dell'impresa, soprattutto dopo la messa online della rete aziendale", dichiara Fabrizio Testa, country manager di G Data per l'Italia. "A ‘consumizzarsi' è stato l'utente business, passando da ‘terminalista' a ‘operatore informatico multimediale'. Questa migrazione ha aperto voragini sul lato sicurezza: condivisioni di dati, esplorazione di siti Internet, periferiche collegate. Per il vendor è stato necessario pensare al problema su tutta la filiera, inserendo nel circuito di protezione tutti gli endpoint collegati, inclusi smartphone e tablet pc.
"La diffusione dei dispositivi mobili anche negli ambienti di lavoro ha offerto inesplorate potenzialità a livello di business", puntualizza Maurizio Martinozzi, manager - sales engineering Trend Micro. "Tablet e smartphone hanno reso più veloce lo scambio di informazioni tra dipendenti e tra questi e terzi rispetto all'azienda incrementando la produttività. Ma l'assenza di un approccio pianificato alla consumerizzazione dell'It ha creato rischi per la sicurezza ed espone a sfide. A essere minacciato è il patrimonio informativo dell'azienda. Da qui la necessità di un approccio ‘consumer' alla sicurezza anche da parte dei vendor. L'impiego dei nuovi dispositivi richiede un nuovo approccio alla sicurezza aziendale. In caso di smarrimento o furto del dispositivo, i dati e le credenziali di accesso alle informazioni aziendali non devono essere accessibili. Si tratta di rendere inutilizzabili per il nuovo possessore i dati contenuti nel dispositivo mobile impedendone l'accesso e usando avanzate tecniche di crittografia".
[tit::La parola ai distributori]
"La tendenza che come distributori abbiamo rilevato, in questo ultimo periodo, è che i maggiori vendor stanno ampliando il raggio d'azione e le performance delle loro applicazioni o appliance, rendendone disponibile la fruizione anche per i dispositivi mobili", sostiene Marco Finocchi, product manager sicurezza in Bludis, distributore che commercializza prodotti Avg. "È uno scenario in mutazione, poiché lo strumento mobile si usa anche in contesti diversi da quelli lavorativi e più esposti e a rischi di attacchi. Il fornitore che terrà presente questa realtà e risponderà meglio alle ultime esigenze di protezione, potrà conquistare nuove quote di mercato".
"Che il concetto di perimetro aziendale andasse rivisto se ne accorsero i primi uffici alle prese con i notebook aziendali", constata Luca Sambucci, operations manager di Future Time, distributore esclusivo per l'Italia dei prodotti Eset. "Gli smartphone sono un ulteriore elemento di questa catena, che, spesso, sfugge al controllo degli amministratori della rete. Eset è stata subito attiva e presente nel mercato del mobile, rilasciando un prodotto compatibile per i sistemi che al tempo avevano la marketshare più ampia, come Windows Mobile e Symbian, e oggi con la versione per Android".
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