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CA Tecnologies, crescono gli investimenti sul cloud

Lo studio Channel Index 2012 condotto su un campione costituito da 902 partner, di cui 81 italiani, mostra una maturazione progressiva del cloud computing presso le aziende clienti.

Tecnologie & Trend
Il cloud è un'area di investimento crescente per i clienti; lo dicono i partner europei di CA Technologies nell'indagine che annualmente li coinvolge per individuare le aree e i livelli di investimento del settore IT.
Giunta alla quarta edizione, l'indagine Channel Index  - su un campione di 902 partner a livello Emea, di cui 81 italiani - mostra la chiara tendenza dei clienti ad aumentare gli investimenti nell'area IT – lo dice il 24% del campione italiano, circa 1 partner su 4 – e, in particolare, nell'ambito cloud computing (in pole position come area di investimento con virtualization management, service automation, Internet security, data management). Un trend emergente quello del cloud su cui proprio CA Techologies, al pari di molti vendor del settore, sta sempre più orientando la propria focalizzazione.
Il 57% dei partner italiani (contro il 69% in Emea) ritiene che la spesa in quest'area si incrementerà nel 2012, contro il 52% del 2011 e il 45% del 2010. Al momento utilizzano già servizi cloud il 62% dei clienti (in prevalenza di tipo Saas), mentre il 22% conta di farlo entro l'anno.
I clienti scelgono il cloud soprattutto per la scalabilità 59% (67% Emea) e l'agilità operativa 49% (54% Emea), ma anche per focalizzarsi su business più innovativi (41%), affidabilità  (27%), spese Opex vs Capex (19%) e liberarsi dal lock in del vendor (19%).
In termini di risparmi, i partner italiani indicano un 10% (11,5% in Emea) sui buget IT annuali, in crescita rispetto al 6% registrato l'anno scorso.
ca-tecnologies-crescono-gli-investimenti-sul-cloud-1.jpgSe si guarda poi alle differenti declinazioni del cloud, oggi si assiste a una prevalenza di implementazioni di cloud private (affermazione valida per il 38% dei partner), il 23% pubbliche e il 15% ibride. La tendenza a cinque anni però mostra una predominanza del modello ibrido (54%) su un 32% che si orienterà ancora al cloud privato e un 14% a quello pubblico.
"Nel complesso la ricerca evidenzia una maggiore propensione delle aziende clienti a valutare il cloud computing come paradigma IT di riferimento per rispondere alle pressioni a cui sono sottoposte oggi. Oggi, però, rispetto solo a qualche anno fa, le tecnologie sono disponibili e anche la presenza più capillare della connettività insieme all'affermarmi di alcuni elementi catalizzatori e abilitatori non possono che favorirne la diffusione", afferma Gianpaolo Sticotti, CA Technolgies Channel Sales Director  della Divisione Nimsoft e Data Management, nel presentare le evidenze principali dell'indagine.
I partner, infatti, credono allo spostamento dei clienti verso il cloud computing e con essi CA Techologies, con un'offerta sempre più orientata in questa direzione, riconoscendo nel modello ibrido di cloud computing quello più interessante, in grado di combinare il meglio dei due mondi e permettere ai clienti di sfruttare l'infrastruttura esistente e di tenerla internamente sotto controllo, pur senza rinunciare ad attingere, quando necessario, alle risorse di cloud pubbliche.
Da parte sua, la divisione guidata da Sticotti, oggi denonimata Nimsoft e Data Management, vuole guidare questa tendenza con un'offerta mirata e adatta alle nuove richieste del mercato che guardano a modelli di business rapidi, efficienti e agili.
Vanno in questa direzione il lancio, lo scorso ottobre, di ArcServe r.16 che propone una visione di hybrid backup, intesa come protezione ibrida dei dati che consente di definire e modulare al meglio la propria strategia di ripristino dei dati. "CA Technologies non propone una strategia di backup totalmente basato su cloud, ma offre tecnologie locali di accesso e ristino dei dati così come tecnologie cloud", spiega Sticotti.
Tutti i prodotti della famiglia ArcServe r.16 (Backup, High Availability, D2D e Replication) sono abilitanti il cloud.
E il cloud si sposa anche con la proposta Erwin di Data Modeling che, nel marzo scorso, ha annunciato la connettività con la piattaforma Sql Azure di Microsoft.
Ultima, ma solo in ordine temporale, l'offerta di Nimsoft (società acquisita da CA Technologies nel 2010), focalizzata su monitoring e service desk, che ben si presta a essere veicolata in modalità as a service e a favorire lil passaggio verso il cloud.
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