I nuovi Intel Atom sfruttano l'architettura Silvermont a 22 nm, sviluppata per i segmenti tablet e smartphone, ma anche per l’integrazione nei sistemi microserver, automotive e networking.
I nuovi
Intel Atom con architettura Silvermont prevedono un
processo costruttivo a 22 nm e costituiscono un punto di rottura rispetto alle precedenti unità della serie. Oltre a proporre un sistema di integrazione evoluto e al passo con le CPU Core più recenti, il chip maker intende imprimere maggiore incisività alla roadmap, sviluppando soluzioni più versatili e potenti.
La famiglia in arrivo sarà composta da specifiche
versioni per microserver, denominate Avoton, oltre a varianti per
tablet e smartphone, rispettivamenteo Baytrail e Merrifield.
Le versioni Atom
Rangeley saranno invece introdotte per il segmento delle comunicazioni e networking.
I futuri sviluppi di questa piattaforma saranno determinati da un tipo di
cadenza Tick-Tock, già adottata da Intel per i processori serie Core.
In questa logica, il futuro passaggio, dopo Silvermont, prevedrà una riduzione del
processo costruttivo a 14 nm, lasciando inalterata l’architettura e una successiva piattaforma, ancora da definire, che adotterà il medesimo processo di lavorazione, ma introdurrà modifiche hardware a livello di chip.
[tit:Le tecnologie] Per l’attuale versione, Intel ha scelto di modificare l’architettura sinora adottata dai dispositivi Atom, passando da un
design “In Order” a un sistema “Out of Order”, che consente di migliorare le prestazioni.
Il sistema, con
ampiezza a due vie, permette di ottimizzare il ciclo di istruzioni, a vantaggio della velocità di elaborazione fornita, pur mantenendo un equilibrio tra consumi e performance, particolarmente importante per questo tipo di processori.
Come già visto per altri integratori e produttori di CPU e GPU, anche Intel sceglie di lavorare secondo un sistema scalabile, costituito da
singoli moduli di base. Ciascun “blocco” comprende due core di tipo x86, oltre a una cache di secondo livello sino a 1 MByte. Per la generazione di processori dual-core, sarà dunque sufficiente integrare un modulo, mentre per la creazione di una variante quad-core saranno disposti nel die due moduli distinti. Con l’aggiornamento della piattaforma, sono state introdotte molte novità, tra queste l’
abbandono del sistema HyperThreading, fino ad oggi disponibile nelle CPU Atom. Questi processori offrono il supporto per il set di
istruzioni a 64 bit e i pacchetti SSE4.1 e SSE4.2. I nuovi Atom disporranno di funzionalità
Turbo Boost che, in modo analogo alla piattaforma disponibile per i modelli Core, sfrutta specifiche unità di controllo per regolare il clock dei differenti nuclei in modo dinamico. Il sistema è capace di
misurare il budget termico disponibile con le performance richieste, equilibrando tutti i parametri in gioco e consentendo, per brevi periodi, frequenze operative che possono superare il massimo livello termico.
I vantaggi offerti dalla nuova architettura, secondo quando dichiarato da Intel, sono notevoli.
Rispetto all’attuale generazione Atom, i nuovi Silvermont dovrebbero garantire circa il doppio di performance per core, oltre a un sensibile abbassamento dei consumi.
I miglioramenti più evidenti sono visibili nelle
situazioni multi-thread, scenario che sfrutta al massimo la nuova architettura e il controller di memoria integrato direttamente sul die.
Le soluzioni in arrivo si qualificano dunque come ideali per l’integrazione in smartphone e tablet, oltre che per mercati verticali, dove il rapporto consumo/performance è determinante.
Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato con le notizie di
ChannelCity.it iscriviti alla nostra
Newsletter gratuita.